Puglia, il bosco è in pericolo: una colletta per salvarlo
In Puglia, il bosco di Monteferraro, tra Conversano e Turi, è in pericolo. L'associazione Rizomi ha lanciato una raccolta fondi per acquistarlo e salvarlo
In Italia ci sono tesori da preservare e tra questi c’è il bosco tra Conversano e Turi. L’allarme arriva dai cittadini che stanno organizzando una colletta per acquistarlo e tutelarlo, così da poterlo mantenere incontaminato. L’idea è quella di riuscire ad acquistare il bosco e renderlo fruibile agli interessati.
Il bosco di Monteferraro è in pericolo
Il bosco di Monteferraro, situato tra Conversano e Turi, è al centro dell’attenzione grazie alla segnalazione da parte dei cittadini e dell’associazione Rizomi che da mesi si sta operando per poter tutelare la zona di interesse naturalistico. L’operazione vuole rendere i cittadini “non padroni”, cioè acquistare il bosco lasciandolo però fruibile a tutti e mantenendolo incontaminato.
Considerato un vero e proprio polmone verde, si distingue per una fitta vegetazione e per la sua biodiversità ma anche per un patrimonio storico di cui fanno parte antiche fornaci utilizzate in passato per produrre la calce. Tracce di lupi e di altri animali dimostrano come il bosco di Monteferraro abbia una flora e una fauna attive e da tutelare. I cittadini desiderano tutelare il bosco in cui sono cresciuti.
Il Fragno tra gli alberi monumentali della regione Puglia
All’interno del bosco di Monteferraro è anche presente una quercia che è stata inserita tra gli alberi monumentai della regione Puglia; simbolo del parco naturale deve essere tutelata dall’antropizzazione insieme a tutto il resto di flora e fauna locali.
La raccolta fonti dell’associazione Rizomi
Per tutelare il territorio e difendere il bosco è stata istituita l’associazione Rizomi con lo scopo di acquistare il bosco; in concomitanza è stata lanciata anche una raccolta fondi a cui molti cittadini stanno partecipando attivamente per proteggere il bosco storico e iconico. Si è creata una vera e propria comunità attorno a questo pezzo di terra che ora la difende; attorno al bosco ci sono altri terreni tra cui uliveti. Inizialmente la collina su cui sorgono gli uliveti e il bosco era totalmente naturale, nel tempo però l’intervento dell’uomo ha favorito la costruzione di edifici e tendoni impattanti in plastica e altri materiali che deturpano il paesaggio e inquinano.
I residenti desiderano salvare il bosco per fare in modo che non venga distrutto dall’uomo; ad oggi è stato raccolto il 70% della quota necessaria per l’acquisto. L’idea è quella di rendere il territorio naturale fruibile a famiglie e bambini per renderlo utilizzabile. L’idea è di creare dei sentieri non impattanti per poter scoprire la natura tutelando le specie autoctone.
Il costo del bosco è di 50 mila euro e durante il crowdfunding è stato raccolto il 70% del costo con donazioni di circa cento euro a testa; hanno partecipato oltre 300 abitanti tra Conversano e Turi che insieme desiderano tutelare la zona dall’impatto ambientale dell’uomo. L’idea, promossa dall’associazione, è quella di rendere il bosco patrimonio di tutti. Portavoce dell’iniziativa è Marita Carrieri, una sociologa pugliese 32enne che durante una intervista al Corriere del Mezzogiorno ha svelato l’importanza che questo bosco ha per il territorio e per chi è cresciuto in queste zone ma anche per gli animali che abitano al sicuro tra la fitta vegetazione.
Si ringrazia l’Associazione Onlus Rizomi per l’immagine.
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