Dai salumi alla colla: i prodotti più rubati nei supermercati
Supermercati, discount, negozi di abbigliamento e fai-da-te: le attività commerciali sono – purtroppo – spesso prese di mira da furfanti che tentano il colpo, trafugando beni che di frequente hanno un valore economico di non troppo rilievo, ma che sul lungo periodo vanno a influire persino sui nostri scontrini. È quanto emerge dal nuovo studio “La Sicurezza nel Retail in Italia 2023”, condotto da Crime&Tech dell’Università Cattolica del Sacro Cuore-Transcrime.
L’indagine porta alla luce i costi che le aziende devono affrontare per porre rimedio ai piccoli furti e agli scarti dovuti ai prodotti danneggiati: si arriva ad una cifra di ben 6,7 miliardi di euro, pari a circa il 2% dei ricavi totali dell’anno. E ciò influisce anche sulla nostra spesa, dal momento che si stima un aumento di 114 euro annui sullo scontrino dei consumatori. Il valore medio della merce rubata è di circa 40 euro (anche se vi sono notevoli differenze in base al settore merceologico). E due sono i sistemi più adottati per compiere i furti: c’è chi arraffa la merce e scappa, mentre altri rimuovono le etichette antitaccheggio per poi andarsene in tutta tranquillità. Qualcuno prova anche a truffare, scambiando le etichette dei prodotti o “dimenticando” di pagare qualcosa alle casse self.
Ma quali sono i prodotti più rubati nei supermercati e nei negozi della grande distribuzione? Scopriamolo insieme.
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