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Porta in Italia la mandibola di uno squalo: multa da 5 mila euro

Un turista italiano ha fatto ritorno a casa dopo le vacanze a Capo Verde, portando con sé la mandibola di uno squalo mako: scatta la maxi multa

Mandibola di squalo

Tutti noi amiamo portare a casa un souvenir delle nostre vacanze, per ricordarci momenti belli trascorsi tra relax e divertimento. C’è però chi non si accontenta di una cartolina o della classica calamita da appendere al frigo: un turista italiano residente in Sicilia ha scelto nientemeno che la mandibola di uno squalo mako, una specie protetta. Atterrato all’aeroporto di Palermo, l’uomo – che proveniva da Capo Verde – è stato sottoposto a controllo ed è emerso il bizzarro souvenir, che è stato immediatamente sequestrato. E scatta la maxi multa.

Turista torna a casa con la mandibola di uno squalo

La vicenda è abbastanza curiosa: un turista italiano, di ritorno dalle vacanze trascorse sull’isola São Vicente (a Capo Verde), ha cercato di introdurre nel nostro Paese la mandibola di uno squalo mako. Non è chiaro dove l’abbia trovata, né se sapesse di star commettendo un illecito: la specie cui appartengono questi resti è infatti protetta dalla convenzione di Washington, che disciplina il commercio e l’importazione di oltre 35.000 varietà animali e vegetali considerate a rischio di estinzione o pericolose. L’uomo, atterrato presso l’aeroporto “Falcone e Borsellino” di Palermo, è stato sottoposto ad un controllo di routine ai bagagli da parte della Guardia di Finanza.

Gli agenti hanno trovato il macabro ed illegale souvenir, che d’altra parte – viste le sue dimensioni – non poteva certo passare inosservato. La mandibola di squalo è stata sequestrata dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane, in quanto trattasi di reperto animale privo dell’apposita certificazione CITES, e al turista è stata applicata una sanzione pecuniaria di 5.000 euro. Le autorità stanno ora compiendo le indagini di rito, e non si sa ancora quale sarà il destino dei resti dello squalo: probabilmente verranno restituiti a Capo Verde, dove sono stati prelevati illegalmente.

Che cos’è lo squalo mako

La mandibola nascosta tra i bagagli del turista italiano di ritorno da Capo Verde appartiene ad un esemplare di squalo mako, chiamato scientificamente Isurus oxyrinchus. Si tratta di una gigantesca creatura marina appartenente alla famiglia dei Lamnidi, i pesci predatori viventi più grandi della terra. Lo squalo mako vive prevalentemente nelle acque tropicali e subtropicali, trovando quindi nell’Oceano Atlantico al largo delle coste di Capo Verde (in Africa) il suo habitat naturale ideale.

Questa creatura si ciba soprattutto di tonni e pesce azzurro, sfruttando la sua notevole velocità per sferrare agguati mortali. Inoltre è una delle poche specie di squalo in grado di effettuare il “breaching”: si tratta di un salto improvviso al di fuori dell’acqua, con un’elevazione che supera la lunghezza del proprio corpo, arrivando sino a 7 metri d’altezza dalla superficie oceanica. Una delle principali caratteristiche di questa specie è la dentatura davvero spaventosa.

Basti pensare che la locandina del celebre film horror “Lo Squalo”, che ha come protagonista uno squalo bianco assassino, raffigura un dettaglio anomalo: la mandibola è stata ritoccata per sostituirla con quella di un mako, visto che i suoi denti sono decisamente molto più impressionanti. Il turista italiano che ha tentato di far entrare il suo souvenir nel Paese è sicuramente rimasto colpito da questa meraviglia della natura, ma ormai non potrà più esporla in casa.