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A Pompei nuovi ritrovamenti alla Villa dei Misteri: la scoperta

Accanto alla Villa dei Misteri di Civita Giuliana a Pompei, i ricercatori hanno trovato i resti di un nuovo edificio: la scoperta a sorpresa

Pompei

Pompei ci regala un’altra, incredibile sorpresa: dopo l’abbattimento di un immobile abusivo, da sotto terra sono riemersi i resti di un nuovo edificio situato nei pressi della Villa dei Misteri, nell’area di Civita Giuliana. Di che cosa si tratta? Per il momento, gli archeologi hanno trovato solo le prime tracce di questa struttura, ed è troppo presto per fare delle ipotesi.

La nuova scoperta a Pompei

Nel 1910, alcuni scavi avvenuti appena al di fuori delle mura di Pompei portarono alla luce i resti di un’antica abitazione, conosciuta con il nome di Villa dei Misteri. Diversi anni più tardi il terreno venne espropriato dallo Stato, e nel 1929 l’archeologo Amedeo Maiuri completò gli scavi, lasciando tuttavia una piccola area ancora inesplorata.

Facciamo un balzo in avanti di quasi un secolo: finalmente, dopo tanto tempo sono ripresi i lavori attorno alla Villa dei Misteri, soprattutto lungo il muro perimetrale nord che era rimasto sotto terra. Le indagini stratigrafiche, condotte dagli esperti del Parco Archeologico di Pompei e dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, hanno permesso di scoprire qualcosa di inatteso.

L’area più settentrionale della villa presenta infatti una regione inesplorata, quella che probabilmente rappresentava il quartiere servile. Qui si trova una piccola strada campestre, che gli esperti hanno identificato come una ramificazione della via per Ercolano. È sull’altro lato della strada, sotto quella che era un’abitazione abusiva, che sono stati ritrovati i resti di un nuovo edificio.

Per il momento, come annunciato dal direttore del Parco Gabriel Zuchtriegel, della struttura sono riemersi solamente due muri riccamente affrescati e il criptoportico, all’esterno del quale sono state trovate tracce di un carro. Gli archeologi, per il momento, non escludono che si tratti dei resti di una villa ancora sconosciuta.

Oltre al complesso edilizio finora inesplorato, i lavori hanno portato alla luce alcuni cunicoli di tombaroli: l’area di Civita Giuliana non è nuova agli scavi clandestini, che nel 2019 sono stati finalmente combattuti grazie ad un protocollo d’intesa tra il Parco Archeologico e la Procura della Repubblica, per tutelare e valorizzare il patrimonio archeologico italiano.

Civita Giuliana, un’area ricca di scoperte

L’area di Civita Giuliana si trova circa 700 metri al di fuori di Pompei, e rappresenta uno degli antichi quartieri suburbani della città. La campagna di scavi qui condotta negli ultimi anni ha portato alla scoperta di numerose testimonianze della vita degli abitanti di Pompei all’epoca in cui il Vesuvio la sommerse sotto roventi strati di cenere e lapilli.

Uno dei ritrovamenti più affascinanti è il carro cerimoniale a quattro ruote, conservatosi perfettamente: rivestito in bronzo e con decorazioni in argento, è riemerso nel portico antistante alla stalla della villa di Civita Giuliana. La stessa domus si è rivelata lo scenario di altre importanti scoperte, come quella di due vittime dell’eruzione – un uomo di circa 40 anni e il suo giovane schiavo – i cui corpi erano pressoché intatti.

Alcuni ambienti della villa, infine, hanno permesso agli archeologi di fare luce sulle condizioni di vita degli schiavi, dimostrando che anche tra di essi esistevano delle gerarchie. Una stanza a loro destinata, infatti, presentava una misera brandina e un letto decisamente molto più confortevole, a riprova del diverso status che i due “abitanti” dovevano possedere.