Leda e il cigno: Pompei a luci rosse, scoperta una scena erotica
La regina Leda e il cigno è la scena erotica scoperta in una domus di Pompei dove precedentemente era emerso un altro prezioso affresco
Guarda il pubblico la Regina Leda, con il corpo nudo coperto solo in alcuni punti da un telo dorato. Su di lei, in una scena inequivocabile, un cigno bianco, forma che in realtà cela il re degli dei Zeus.
È questa l’immagine che si può ammirare nell’affresco che è venuto alla luce sul muro di una piccola camera da letto a Pompei. Una scena a luci rosse che narra il mito secondo il quale la donna ebbe da Zeus e dal re di Sparta (il marito Tindaro) quattro figli: i gemelli Castore e Polluce, Elena, proprio quella che scatenò la Guerra di Troia, e Clitennestra.
Esplicito e sensuale come lo ha definito il direttore del parco Archeologico di Pompei Massimo Osanna che ha inoltre affermato che si tratta di un ritratto unico. “Il modello è antico – ha aggiunto – una statua di Timoteo del quarto secolo avanti Cristo che rappresenta Leda che riceve in grembo il cigno e lo protegge con il suo martello. È interessante anche il fatto che Leda guarda lo spettatore con una sensualità spiccata”.
La qualità è altissima a dimostrazione che la lava non è riuscita ad intaccarlo e i colori sembrano brillare attraverso i secoli mostrandosi oggi quasi come nel loro antico splendore. Una nuova scoperta a dimostrazione che Pompei continua a regalare tesori: dalla scritta elettorale fino agli scheletri.
L’affresco è stato scoperto durante i lavori per la riproliferatura dei fronti di scavo, ha spiegato il direttore all’Ansa. Si tratta di opere finanziate con fondi europei. La zona da dove è emerso è quella di via Vesuvio, dove la domus si affaccia sul lato orientale. Inoltre è la medesima abitazione protagonista di un’altra scoperta avvenuta nel corso della scorsa estate: quella dell’immagine di Priapo intento a pesarsi il fallo che è stata ritrovata proprio all’ingresso.
Una casa molto ricca della quale, però, non si conosce il nome o l’origine del proprietario. Il direttore del parco di Pompei ha però avanzato l’ipotesi che si trattasse di un ricco commerciante.
È molto probabile che le altre ricchezze che cela questa domus non possano essere riportate alla luce. Tra le possibilità, quindi, c’è quella che i due affreschi vengano rimossi e spostati per fare in modo che possano essere ammirati dal pubblico.
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