Pompei, la città viva si racconta in un podcast
Un nuovo podcast intitolato 'Pompei, La città viva'' uscirà in sei episodi nelle principali piattaforme racconterà la storia di questa città italiana
Gli scavi archeologici di Pompei permettono di visitare l’antica città campana che è stata seppellita sotto una coltre di ceneri e lapilli, insieme a Ercolano, Stabia e Oplonti, durante l’eruzione del Vesuvio avvenuta nel 79.
Oggi il sito archeologico è chiuso a causa del Coronavirus ma a tenere vivo questo bellissimo patrimonio ci ha pensato “Piano P”, una piattaforma italiana che ha ideato il podcast ‘‘Pompei, La città viva’‘.
”Pompei, La città viva”: come ascoltare il podcast
È nata grazie a Piano P, un marchio indipendente nella produzione di podcast giornalistici di qualità, in collaborazione con “Electa”, l’idea di creare contenuti che parlassero della vita quotidiana, degli usi e dei costumi di questa città antica.
”Pompei, La città viva” è un podcast condotto da Carlo Annese, in collaborazione con altri 26 tra docenti universitari, archeologi e scrittori, insieme al direttore Massimo Osanna. In sei episodi si cercherà di raccontare la storia di questo storico patrimonio archeologico italiano: dalla tragica eruzione del Vesuvio, avvenuta nel 79 dopo Cristo, alla scoperta dei primi reperti e l’inizio degli scavi avvenuto nel Settecento.
A partire dall’8 gennaio, gli episodi usciranno ogni venerdì sulle piattaforme Spotify, Spreaker, Apple Podcast e su tutte le principali applicazioni gratuite per podcast. Esperti come Cesare De Seta e Anna Ottani Cavina approfondiscono l’importanza che Pompei ha esercitato sulla società negli ultimi trecento anni. Dall’organizzazione dei cosiddetti Grand Tour, intrapresi dai ricchi dell’aristocrazia europea, fino a racconti e approfondimenti realizzati da emittenti straniere come la Cnn.
Il Parco Archeologico di Pompei
La città di Pompei ha origini davvero antiche che si pensa risalgano tra la fine del VII a.C. e la prima metà del VI secolo. Con l’arrivo dei Romani poi Pompei divenne “colonia romana” e diventò una località molto ambita dove imperatori e aristocratici amavano costruire ville e lussuosi edifici.
L’eruzione del Vesuvio, però, avvenuta il 24 agosto del 79 d.C., e raccontata da Plinio il Giovane, fece scomparire del tutto la città. La riscoperta dei primi reperti avvenne casualmente nel XVI secolo, ma solo nel 1748 durante il regno di Carlo di Borbone si cominciò a scavare.
Purtroppo i primi scavi vennero compiuti in modo discontinuo e senza un preciso piano ma con il tempo, specialmente dopo l’Unità di Italia, si ebbe una svolta nel metodo di lavoro. Attualmente gli scavi a Pompei non sono ancora conclusi e tuttora i lavori continuano a portare alla luce preziosi resti di questa antica città.
POTREBBE INTERESSARTI
-
I migliori ristoranti d'Italia 2025 secondo L'Espresso
-
Viaggi a Natale 2024, la classifica delle migliori mete in Italia
-
Fine del Castello delle Cerimonie: quando chiuderà La Sonrisa
-
Il delfino che gioca con la boa a Trieste è un brutto segnale
-
Allarme pappagalli verdi in Italia: cosa sta succedendo
-
Allarme torrone in Italia: cosa sta succedendo
-
Il caso dei frontalieri della spazzatura dalla Svizzera a Varese
-
Schiuma del mare in strada a Livorno: cosa è successo e i rischi
-
Il caso della rotatoria a Varese: auto contromano e caos