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La Cnn celebra Pompei e le sue scoperte più emozionanti

La Cnn ha dedicato un lungo approfondimento a Pompei, la città sepolta dal Vesuvio, e alle sue scoperte archeologiche più emozionanti: scopriamole insieme

La Cnn celebra Pompei e le sue scoperte più emozionanti

L’ultima sensazionale scoperta effettuata a Pompei, dove sono stati ritrovati i corpi intatti di due persone (un uomo avvolto in un caldo mantello di lana e il suo giovane schiavo), ha attirato l’attenzione anche della ‘Cnn’, che ha dedicato alla città campana un nuovo approfondimento.

Nel focus, intitolato “La corsa contro il tempo per salvare Pompei“, si parla della scoperta più recente e degli altri ritrovamenti eccezionali avvenuti negli ultimi anni. “Sembra che ogni mese o due dall’antica città romana di Pompei distrutta nel 79 d.C. dall’eruzione del Vesuvio emerga una nuova scoperta in grado di rivoluzionare la storia”, si legge sul sito della ‘Cnn’.

Ciò, ha spiegato l’archeologo Stephen Kay, è dovuto al fatto che gli “scavi in corso sono i più importanti mai realizzati negli ultimi 50 anni”. Solo i due terzi dell’antica città di Pompei sono stati riportati alla luce attraverso gli scavi. La parte rimanente, pari a circa 22 ettari, è ancora sepolta sotto i detriti dell’eruzione.

Le meraviglie da scoprire, pertanto, sono ancora molte. In attesa di novità dal Parco Archeologico di Pompei, la ‘Cnn’ ha deciso di ricapitolare “le scoperte più eccitanti da ammirare” a Pompei, tra le meraviglie da riscoprire post pandemia secondo Lonely Planet.

Caitlin Barrett, con-direttrice di uno scavo alla Casa della Regina Carolina di Pompei, è particolarmente entusiasta del ritrovamento di una collezione di amuleti e perline portata alla luce nella Casa del Giardino, perché in questo modo “si può usare lo studio della magia antica e dei rituali personali come un modo per capire quali fossero all’epoca le speranze e le paure delle persone, che spesso risultano essere molto simili ai nostri”.

Per il già citato archeologo Stephen Kay, invece, la scoperta più eccezionale è l’iscrizione a carboncino che sposta la data dell’eruzione del Vesuvio da agosto a ottobre. L’esperto ha spiegato: “Abbiamo sempre fatto affidamento su quel passaggio di Plinio, scritto 25 anni dopo, ma ora vedere informazioni che escono in quel modo è assolutamente incredibile. Si tratta di una scoperta assolutamente sbalorditiva”.

Secondo lo stesso archeologo Stephen Kay, per quanto riguarda il futuro del Parco Archeologico di Pompei, “la nostra responsabilità in questo momento è conservare ciò che abbiamo, piuttosto che scoprire di più”.