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Policlinico di Milano: dopo il suo latte verso nuovi prodotti

Dal latte a nuovi progetti futuri: il Policlinico di Milano non è solo un ospedale ma anche il più grande proprietario terriero in Italia

Policlinico Milano imprenditore agricolo

È il più grande proprietario terriero in tutta Italia e produce un suo latte. No, non si tratta di un’azienda in espansione bensì del Policlinico di Milano, l’ospedale infatti ha ben 85 milioni di metri quadri di campi, suddivisi in 10 provincie differenti e 96 comuni della Lombardia. Ma non solo, è infatti proprietario anche di un’abbazia, quattro chiese, otto oratori e circa cento cascine antiche, per un totale di più di 2 mila fabbricati rurali.

Insomma un patrimonio enorme nato grazie ai tanti lasciti che si sono accumulati a partire dalla fondazione nel 1456 dell’ospedale Maggiore da parte del Duca di Milano Francesco Sforza. Donazioni che non si sono mai fermate, ma che anzi continuano ancora oggi. Per recuperare e valorizzare questa immensa ricchezza nel 2015 è nata la Fondazione Sviluppo Ca’ Granda che ha lanciato il progetto “Dal campo alla corsia” ovvero una filiera di qualità che parte dalla produzione all’interno della cascine sino ad arrivare al prodotto finito. Nulla di nuovo, dal momento che nel 1500 era una strada già intrapresa utilizzando i prodotti per nutrire poveri e ammalati, ma così si vuole riprendere questa tradizione secolare. E anche di questo si è parlato all’Abbazia di Mirasole a Opera durante il convegno “La sicurezza della qualità”.

E il primo frutto di tutto ciò fino ad ora è stato il latte Ca’ Granda microfiltrato e biologico. Viene non solo munto a pochi chilometri da Milano ma anche lavorato. La produzione ammonta a circa 500 mila litri, che provengono da una settantina di mucche. Tutto quello che viene ricavato dalla vendita, lo si trova esclusivamente nei punti vendita Esselunga in Lombardia, viene reinvestito nella ricerca ospedaliera. Un latte buono anche sotto il profilo della qualità e delle proprietà nutrizionali e a garantirlo sono proprio i medici del Policlinico.

Ma l’ospedale non si ferma qui, infatti l’obiettivo futuro è quello di aggiungere anche nuove produzioni come quelle dedicate a yogurt, formaggi e riso.

Al momento è stata sistemata parte dell’immenso patrimonio, ma la strada intrapresa è quella di continuare con questa tendenza per valorizzarla da ogni punto di vista. Non da ultimo proprio il progetto “Dal campo alla corsia” che vuole produrre cibo sano e su una filiera corta e molto locale.