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Percorsi in bicicletta lungo il naviglio della Martesana

Godersi una passeggiata in bicicletta alla scoperta del Naviglio Martesana, canale che offre splendidi scorci di Milano e dei suoi dintorni

naviglio della martesanaPercorrere il naviglio della Martesana in bicicletta è una delle esperienze più belle e suggestive che si possano vivere a Milano.

Negli ultimi anni la riscoperta di questo magnifico scorcio del capoluogo lombardo ha dato vita a un vero e proprio fenomeno culturale: la pedalata lungo il naviglio della Martesana, favorita dalla presenza di lunghe piste ciclabili, che conduce dal centro cittadino direttamente fuori città e visitare posti caratteristici del circondario milanese.

La natura prevalentemente pianeggiante del naviglio, unita alle ottime condizioni delle piste ciclabili costruite lungo i suoi argini artificiali, permette di staccare la spina, allontanarsi dal caos cittadino e riscoprire un contatto con la Natura.

Nella prima parte, i tratti della pista ciclabile lungo la Martesana si snodano fra i borghi di Greco e Gorla conducendo in direzione est verso viale Padova, dove è possibile ammirare la splendida casa degli Alpini di Crescenzago.

Da qui, è anche possibile incrociare il fiume Lambro percorrendo parte di via Idro. Proseguendo in bicicletta o a piedi lungo il naviglio si raggiunge presso Cologno Monzese e Vimodrone. La parte di naviglio lungo queste due località è arricchita da aree verdi attrezzate per i bambini, con parchi giochi e grandi prati, e caratteristiche cascine dove sembra che il tempo si sia fermato.

Attraversando il naviglio si entra invece in una dimensione ai limiti del fantastico, con un’ampia area dove è possibile ammirare, pedalando o semplicemente camminando, alcune delle più belle ville signorili costruite dalle più importanti dinastie nobiliari milanesi.

Fra queste risaltano Villa Cazzaniga e Villa Alari Visconti, due perle situate nel comune di Cernusco. Avanzando lungo la ciclabile ci si imbatterà invece in altre due splendide costruzioni nobiliari, Villa Borromeo e Villa Melzi d’Eril, le quali hanno ospitato un ospite illustre: Leonardo Da Vinci.

Il poliedrico genio toscano dell’Italia rinascimentale, conteso fra le varie corti italiane dell’epoca, ha trovato ispirazione nel naviglio, dipingendolo spesso in alcune delle sue opere d’arte più belle.

Spingendosi oltre si arriva presso Cassina de’ Pecchi, dove la modernità si riaffaccia prepotentemente con la fermata della metropolitana che percorre lo stesso percorso della pista ciclabile, affiancandola fino a Gessate: questo potrebbe indurre in tentazione e far optare per un ritorno veloce e senza fatiche, ma vale la pena proseguire perché gli scenari a cui si va incontro resteranno impressi nella mente a lungo nel tempo.

Procedendo fino a Gorgonzola, a colpire l’occhio è una curiosa costruzione di legno sopra il naviglio, a metà fra un ponte e un corridoio, che collega la storica Villa Busca a un condominio di moderna realizzazione.

Questa particolare soluzione architettonica nasconde una sorpresa per gli appassionati di arte (e anche per i profani del settore), dato che per accedere all’antica villa si dovrà passare di fronte a un magnifico e antico mosaico di una Vergine col Bambinello.

Se si vuole proseguire lungo il percorso intrapreso dalla Martesana, ad attendere i visitatori lungo il percorso ci sono i borghi di Bellinzago Lombardo e di Inzago. I più intraprendenti e amanti della Natura poi non possono non rimanere estasiati dal panorama e dal circondario che segue dopo Groppello, frazione di Cassano d’Adda: percorso sterrato, poca luce, tanta natura; un tris perfetto per una giornata a contatto con il verde.

Si entra quindi nel Parco Adda nord, polmone verde sito nel circondario di Milano dove a farla da padroni sono boschi, animali e piante di ogni tipo ma soprattutto il silenzio: basta percorrere pochi chilometri in più per arrivare a Vaprio d’Adda.

Qui è possibile fiancheggiare la storica Casa del Custode dell’Acqua, dove risiedeva l’addetto alla regolazione del flusso idrico tra il fiume Adda e il naviglio della Martesana, scorcio che ha fornito l’ispirazione a tanti artisti italiani nel corso della storia.

Se la stanchezza non vince le vostre gambe, è consigliabile recarsi presso Concesa, a tutti gli effetti la culla del naviglio della Martesana. Qui, infatti, il naviglio nasce, sotto lo sguardo rassicurante del Santuario della Divina Maternità, e la pista ciclabile diventa quasi impraticabile. Conviene a questo punto scendere dal sellino e avanzare a piedi, per raggiungere la magnifica vista del Castello Visconteo di Trezzo sull’Adda per terminare la pedalata nei pressi della centrale idroelettrica, perfettamente conservata e aperta alle visite.