Riaprire i Navigli di Milano non è un sogno, ecco il progetto del Comune
Introiti per 800 milioni di euro, traffico migliorato e recupero di un tracciato di rara bellezza, la riapertura dei navigli è un affare
È un sogno accarezzato da tempo che potrebbe cambiare il volto di Milano e riportarla ad antiche suggestioni. L’amministrazione, come promesso in campagna elettorale, vuole riaprire i navigli e renderli nuovamente navigabili. In gioco c’è non solo il futuro dell’aspetto di Milano, ma anche una serie di cambiamenti epocali che ridimensionerebbero buona parte del territorio. Il sindaco Sala non ha dubbi e preme sulla necessità di realizzare l’opera. Servono almeno 400 milioni di euro e un pizzico di coraggio.
Secondo i più ottimisti la riapertura dei navigli potrebbe rifornire la Darsena di acqua cristallina donando, inoltre, alle campagne del sud milanese liquidi puliti per la coltivazione. Secondo i tecnici la riapertura potrebbe portale al capoluogo lombardo benefici economici per almeno 800 milioni di euro. Nuova attività turistica, miglioramento della qualità del tessuto urbano e rinnovati introiti per le attività commerciali riempirebbero le casse del Comune e dei cittadini di ingenti liquidità, queste le stime degli esperti che premono per la riapertura dei navigli che vennero coperti agli inizi degli anni ’30 del secolo scorso.
Il rinnovato percorso delle acque si snoderebbe su quasi 8 chilometri di strada. Coinvolti inoltre 43 ponti che collegherebbero il Naviglio della Martesana e il Naviglio Grande e il Pavese. Per realizzare il sogno sarà programmata una consultazione popolare. È necessario che la popolazione della città meneghina sia coesa e compatta per dare il via ai lavori, serve il parere favorevole dei milanesi, solo allora il Sindaco Sala darà il consenso per costruire la lunga tubatura, il primo tassello dell’ambizioso progetto.
Intanto i tecnici sono al lavoro e studiano come costruire al meglio la tubatura sotterranea. Un tassello fondamentale per separare, tra via Gioia e via Chirissimi, Martesana e Seveso, primo step per riportare il canale lungo il percorso tradizionale della “fossa interna”
Una rivoluzione vista con grande favore dagli ambientalisti, con il ritorno dei navigli verrebbe mutare radicalmente anche il piano traffico della metropoli con un’operazione di traffic calming sicuramente di forte impatto sulle abitudini degli automobilisti milanesi, ma che permetterebbe di decongestionare sensibilmente la circolazione delle vetture con grande vantaggio per l’anima verde di Milano.
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