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Pasta scomparsa negli Usa: scoppia il "bucatini-gate"

Negli Usa è scoppiato il "bucatini-gate": all'improvviso, dopo l'inizio della pandemia, sono spariti i bucatini dagli scaffali dei generi alimentari.

Bucatini Amatriciana

Negli Stati Uniti d’America è scoppiato il “bucatini-gate“: dagli scaffali dei supermercati a stelle e strisce è scomparso uno dei tipi di pasta più amati tra gli americani. Un fatto insolito che ha portato Rachel Handler, giornalista del popolare “Grub Street” ha indagare sull’accaduto.

All’improvviso, dalle rivendite alimentari americane di ogni grado e genere, i bucatini sono scomparsi, diventando introvabili. Già all’inizio dell’emergenza sanitaria, durante le prime fasi della diffusione del Coronavirus, i rifornimenti di bucatini hanno cominciato a scarseggiare nella città di New York. Con il passare dei giorni, la stessa cosa è successa anche in altri Stati, in particolar modo a Chicago, in Illinois.

“Bucatini-gate”: il mistero della pasta scomparsa negli Stati Uniti

A causa di tutti i disagi legati al Covid-19, gran parte dei marchi produttori di pasta hanno deciso di ridurre la produzione di alcuni tagli specifici, fra cui proprio i bucatini, perché sono tra i più complessi e dispendiosi da realizzare. Con i ristoranti chiusi, tanti cittadini non hanno rinunciato ai piaceri della pasta, svuotando letteralmente le scorte dei generi alimentari: gli americani vanno pazzi per i bucatini e per l’Amatriciana, non a caso uno dei 13 piatti italiani più amati al mondo.

La scomparsa dei bucatini sugli scaffali dei supermercati, però, non è dovuta solo alla crescita di domanda a fronte di una diminuzione di offerta. Uno dei principali prodotti italiani d’America è incappato in un problema più serio che ha portato al ritiro dei bucatini dal mercato. La Food an Drug Administration, ente federale che regola la vendita dei prodotti alimentari, ha scoperto che i bucatini prodotti da un marchio italiano non avevano abbastanza ferro: per questo motivo ha bloccato temporaneamente le vendite a partire dal 30 marzo del 2020.

A questo punto la vicenda si tinge di giallo: secondo Rachel Handler, la giornalista che ha iniziato a indagare sull’accaduto, qualcuno potrebbe aver spifferato la notizia all’ente federale per screditare la società rivale. La reporter ha seguito la pista senza sosta per risolvere il mistero.

La Handler è riuscita a contattare i vertici del pastificio italiano coinvolto che hanno smentito i rumors su possibili manovre di un competitor per assicurarsi l’esclusiva sui bucatini negli States. L’azienda italiana ha assicurato che il problema è stato risolto: dopo aver ritirato i vecchi prodotti dal mercato, è pronta a immettere la nuova versione aggiornata e corretta in termini nutrizionali. Gli americani potranno presto tornare a comprare i bucatini e preparare l’Amatriciana, piatto italiano che ottenuto dall’Unione Europea il riconoscimento di Specialità Tradizionale Garantita.