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Pasta, prezzi in aumento in Italia: il nuovo allarme

Aumenta ancora il prezzo della pasta in Italia: il nuovo allarme lanciato da Vincenzo Divella, amministratore delegato dell’omonimo gruppo pugliese

In Italia è scattato un nuovo allarme, legato a una delle specialità più amate in tavola: la pasta. Nello specifico, l’allarme, lanciato da Vincenzo Divella, amministratore delegato dell’omonimo gruppo pugliese, riguarda il rincaro dei prezzi.

Perché sta aumentando il prezzo della pasta

Già nel recente passato si era parlato di un aumento dei prezzi per la pasta (e non solo). Ora Vincenzo Divella ha fatto scattare un nuovo campanello d’allarme, con alcune dichiarazioni a ‘Il Sole 24 Ore’: “I primi 30 centesimi li abbiamo dovuti chiedere dopo l’estate, per far fronte all’aumento vertiginoso del costo della nostra principale materia prima, cioè il grano. Tra giugno e oggi, il prezzo del grano alla borsa di Foggia è cresciuto del 90%. Un rincaro che non avremmo mai potuto ammortizzare da soli, basta pensare che per noi la semola rappresenta il 60% di tutto il costo di produzione della pasta”.

Poi Divella ha aggiunto: “Con l’arrivo dell’autunno, poi, ci si sono messi tutti gli altri rincari: il costo del cellophane è aumentato del 25%, il gas del 300%, l’elettricità anche. Per questo a gennaio abbiamo chiesto alla grande distribuzione altri 12 centesimi al chilo. Un aumento, questo, che dovrebbe diventare effettivo con il rinnovo degli ordini alla fine di questo mese”.

Come e quanto sta aumentando il prezzo della pasta

L’amministratore delegato del gruppo Divella ha spiegato come è stato distribuito l’aumento dei prezzi della pasta: “La Gdo all’inizio ha fatto resistenza, poi ha compreso. Ci ha chiesto di spalmare gli aumenti con gradualità: i primi dieci centesimi in più a ottobre, i secondi a novembre, i terzi a dicembre. E ora la nuova quota”.

Come riportato da ‘Il Sole 24 Ore’, un kg di pasta, che a settembre la grande distribuzione comprava al prezzo di 1,10 euro, ora ne costa 1,40. Per la fine di gennaio, il prezzo arriverà a raggiungere quota 1,52 euro, registrando così un aumento del 38%.

Secondo Divella, l’aumento dei prezzi non allontanerà i consumatori: “I consumatori leggono, sanno che il prezzo delle materie prime è aumentato, lo hanno anche toccato con mano nelle bollette. Per questo hanno assorbito gli aumenti senza disaffezione: in fondo, la pasta rimane ancora l’alimento che costa meno di tutti”.

Il prezzo della pasta aumenterà ancora? L’avvertimento di Divella

Nel corso dell’intervista, Vincenzo Divella non ha escluso ulteriori rincari per la pasta, una specialità iconica italiana: “I prezzi potrebbero aumentare di nuovo. A dicembre gli stabilimenti produttivi si sono fermati per 15 giorni e nessuno ha comprato grano. Già ieri, alla borsa merci di Bari, la prima che si è riunita dopo il Capodanno, c’è stato un aumento del 6%. I pastifici riaccendono i motori e subito il prezzo del grano risale”.

C’è, poi, un altro problema. Divella ha spiegato: “Oggi usiamo grano nazionale per il 70-80%, ma per quanto in Italia l’ultima produzione sia andata bene, non siamo mai stati un Paese autosufficiente, quindi dovrò comprare più grano estero, che oggi è più caro. Il grano italiano che uso lo pagherò di più, perché gli agricoltori italiani, all’aumentare della domanda, aumenteranno il prezzo. Ecco perché gli aumenti potrebbero non finire qui”.