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Parthenope di Paolo Sorrentino, la frase sui napoletani è un caso

Una frase contro i napoletani recitata nel film Parthenope di Paolo Sorrentino ha fatto scoppiare un vero e proprio caso: ecco quali sono le reazioni

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Silvio Frantellizzi

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

Paolo Sorrentino

Una frase sui napoletani in Parthenope, il decimo film di Paolo Sorrentino, ha fatto scoppiare un vero e proprio caso: un monologo tagliente contro il popolo partenopeo che ha scatenato le reazioni più disparate.

Parthenope di Sorrentino e la frase sui napoletani: scoppia il caso

A recitare la frase in questione nel decimo film di Paolo Sorrentino è l’attrice Luisa Ranieri che interpreta Greta Cool, una diva in decadenza con un look alla Sophia Loren, grandi occhiali e orecchini pendenti. Il personaggio, a un certo punto del film, si lancia in questa invettiva nei confronti dei napoletani:

“Siete poveri, vigliacchi, piagnucolosi, arretrati, rubate e recitate male. E sempre pronti a buttare la croce addosso a qualcun altro, all’invasore di turno, al politico corrotto, al palazzinaro senza scrupoli, ma la disgrazia siete voi, siete un popolo di disgraziati. E vi vantate di esserlo, non ce la farete mai…cari orrendi napoletani io me ne torno al Nord, dove regna il bel silenzio, dal momento che io non sono più napoletana, da molti anni. Io mi sono salvata, ma voi no. Voi siete morti”.

Il monologo ha provocato diverse reazioni, dividendo l’opinione pubblica: in molti, soprattutto online, non hanno gradito la frase recitata da Luisa Ranieri, considerandola esagerata. Altri, invece, l’hanno interpretata come una provocazione, a partire da Eugenio Bennato, l’inventore del Taranta Power che ha considerato l’invettiva di Greta Cool è come il “fujtevenne” di Eduardo De Filippo:

“Si tratta senz’altro di una provocazione – le parole di Eugenio Bennato riportate dal ‘Corriere della Sera’ – Sorrentino in quel monologo mette insieme tutti i luoghi comuni contro i napoletani. Evidentemente c’è una grande ironia e al tempo stesso il monologo dimostra la forza attrattiva della città, che è unica al mondo”.

Parere positivo anche da parte della scrittrice Viola Ardone, autrice del romanzo Il treno dei bambini: “Non mi sono sentita offesa dall’invettiva che tra l’altro è in un film che parla di Napoli come della città più bella del mondo, quindi è un omaggio sentito. A volte si difende di più la città mettendone in luce i limiti invece di magnificarne sempre i pregi”. Antonio Franchini, autore del romanzo Il fuoco che ti porti dentro, ha invece dichiarato: “Per me questa invettiva ci sta, soltanto sulla clausola finale non sono d’accordo. Non ci si salva andando al nord, di quest’ultima cosa, anzi, sono certo”.

Il cast del nuovo film di Sorrentino

Parthenope è il decimo film di Paolo Sorrentino: scritto e diretto dal regista de La Grande Bellezza, è ambientato a Napoli e racconta la storia di Parthenope, la secondogenita della famiglia Di Sangro partorita nelle acque di Posillipo.

Presentato nel maggio del 2024 durante il Festival di Cannes, dove era anche in concorso per la Palma d’Oro, è uscito nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 24 ottobre successivo.

Il cast è variegato: se l’emergente attrice Celeste Dalla Porta interpreta Parthenope da giovane, il ruolo della protagonista da adulta è stato affidato a una veterana come Stefania Sandrelli. Come detto Luisa Ranieri veste i panni della diva Greta Cool e proprio l’attrice che ha recitato il monologo interpretando un personaggio simile a Sophia Loren, ha spiegato: “Lei non c’entra niente, io adoro Sophia e non si è mai espressa in modo malevolo su Napoli. Greta è un archetipo”.

Silvio Orlando e Isabella Lanzetta sono tornati a lavorare con il regista napoletano interpretando rispettivamente Devoto Marotta e Flora Malva. Presente anche il Premio Oscar Gary Oldman nei panni di John Cheever: con lui Peppe Lanzetta, Alfonso Santagata, Nello Mascia, Biagio Izzo, Teresa Del Vecchio e Dario Aita.