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Parigi "capitale della gastronomia". Snobbata l'Italia

“Parigi, capitale della gastronomia” è la mostra che narra la città francese come “capitale mondiale del cibo” insieme a New York, Londra e Tokyo

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Parigi capitale gastronomia snobba Italia

“Paris capitale de la gastronomie” ovvero “Parigi, capitale della gastronomia” è il titolo della mostra allestita nella capitale francese che racconta il ruolo che la cucina ha avuto dal Medioevo ai giorni nostri. Oltre a raccontare il ruolo della cucina nella storia e nella diplomazia francese, la mostra è l’occasione per reclamare il ruolo della città come “capitale mondiale del cibo”.

La mostra “Parigi, capitale della gastronomia”

“Parigi, capitale della gastronomia, dal Medioevo ai giorni nostri” è una mostra allestita presso la Conciergerie di Parigi e promossa dal Centre des monuments nationaux che racconta la storia della gastronomia francese.
La cura della mostra è di François-Régis Gaudry, autore, giornalista gastronomico e presentatore e di Loïc Bienassis, storico dell’Institut Européen. Il percorso espositivo all’interno della mostra si sviluppa in cinque sezioni che raccontano non solo come i ristoranti (nel senso moderno del termine) siano stati inventati proprio nella capitale francese ma anche come qui siano nate molte specialità. La millefoglie, il croissant, il macaron e la baguette, e molti altri prodotti gastronomici sarebbero stati inventati proprio a Parigi.

Visitando l’esposizione è così possibile ammirare opere d’arte, manoscritti, ricostruzioni, menu antichi ma anche oggetti e articoli legati al mondo culinario francese. Sono state ricostruite tavole da pranzo di diverse epoche ed è raccontato il ruolo della cucina nella diplomazia francese, e non solo. Le opere presenti provengono non solo dai principali musei del paese come il museo del Louvre, il castello di Fontainebleau, la Biblioteca storica della Città di Parigi ma anche da alcune collezioni private. Così visitando la mostra si ha modo di ripercorrere diversi fatti storici come il leggendario banchetto che Carlo V aveva organizzato per Carlo IV, imperatore del Sacro Romano Impero, oppure la tavola allestita in occasione di eventi politici internazionali. Tra gli oggetti esposti anche il menù servito in occasione della prima visita in Francia della regina d’Inghilterra Elisabetta II. Il percorso continua poi arrivando alla Parigi moderna ed elogiando l’ampio e rinomato repertorio culinario che la città vanta.

L’esaltazione della cucina francese e l’assenza dell’Italia

Parigi ha allestito una mostra rivendicando la capitale francese come una destinazione culinaria di primo piano a livello internazionale. La capitale francese viene messa nello stesso piano altri grandi città internazionali come Londra, New York o Tokyo. Grande assente in questo quadro l’Italia. La cucina italiana, considerata da sempre una delle più famose e apprezzate al mondo non è stata inserita nell’Olimpo tra le migliori.
Il fatto ha sorpreso molti dato che l’Italia negli ultimi anni ha ricevuto diversi riconoscimenti anche livello internazionale per la sua cucina. Primo tra tutti c’è la proclamazione dell’Arte tradizionale del pizzaiuolo napoletano a Patrimonio dell’Umanità e poi anche la candidatura sia della Cucina Italiana sia del Caffè espresso.
Secondo quando spiegato nel sito ufficiale della mostra, però, Parigi vanta una posizione unica dato il suo ricco patrimonio gastronomico dalla storia antica. Per questo molti chef di fama internazionale decidono di aprire ristoranti in questa città mentre i praticanti da tutto il mondo vogliono venire qui per formarsi, apprendere e crescere.
Parigi, quindi, oltre ad essere “capitale dell’amore” nel tempo continua ad essere anche molto apprezzata e riconosciuta da tutto il mondo per la sua cucina e gli ottimi vini.