Nella pala d'altare del Perugino c’è la firma di Raffaello
Nella pala d’altare “Madonna in trono con Bambino e Santi” realizzata dal Perugino a fine Quattrocento sarebbe presente anche la firma di Raffaello
Un’importante scoperta sarebbe stata fatta nella pala d’altare “Madonna in trono con Bambino e Santi” realizzata dal Perugino che cambierebbe un po’ la storia dell’opera. Sembra, infatti, che nel dipinto sia presente la firma di Raffaello.
La firma di Raffaello nella pala di Fano attribuita al Perugino
Un curioso ma allo stesso tempo importante, dettaglio sarebbe venuto alla luce grazie a Don Silvano Bracci, autore di ricerche storiche e direttore della biblioteca diocesana di Fano. Don Bracci ancora nel 2012 era guardiano del convento e della chiesa dei francescani di Santa Maria Nuova di Fano dove all’epoca si trovava custodita l’opera del Perugino “Madonna in trono con Bambino e Santi”. Durante della attività di pulizia della pala a quel tempo l’uomo avevo notato una particolare sigla nel collo della veste indossata da San Giovanni Evangelista. Don Silvano Bracci al Corriere Adriatico ha raccontato: “È una sigla che mi ha fatto sobbalzare, nella decorazione dell’abito di San Giovanni Evangelista, nella lunetta, c’è la sigla RU, la chiara firma di Raffaello, ovvero Raphael Urbinas”.
A quel tempo Don Bracci non era però riuscito a fotografare il dettaglio in questione e per questo ha conservato la notizia di quello che aveva visto per più di dieci anni. La pala “Madonna in trono con Bambino e Santi” nel 2023 è stata oggetto di un restauro eseguito dall’opificio delle Pietre Dure di Firenze per il cinquecentenario della morte del Perugino. In seguito alle attività di restauro la lunetta e la predella sono state esposte nella sala Morganti del palazzo Malatestiano di Fano. Ed è proprio in questa occasione che Don Bracci ha avuto modo di ammirare nuovamente l’opera e riconoscere il dettaglio in questione.
Non bisogna dimenticare che Perugino è stato anche uno dei maestri di Raffaello per cui la cosa potrebbe non essere troppo strana.
Inoltre, racconta Don Bracci che osservando meglio la tavola centrale della pala si possono notare nei ricami delle vesti degli altri personaggi si nasconderebbero altre “R”. Non è la prima volta che a Raffaello viene attribuita un’opera del Perugino. Nel 2023 gli si è attribuita una Maddalena con le sembianze di Chiara Fancelli, la moglie del Perugino.
La pala d’altare “Madonna in trono con Bambino e Santi”
La pala d’altare “Madonna in trono con Bambino e Santi” è nota anche come “Pala Durante” dal nome del suo committente Durante di Giovanni Vianuti. L’opera è stata dipinta da Pietro Perugino detto anche Pietro di Cristoforo Vannucci (Città della Pieve, 1448 circa – Fontignano 1523). Questo importante pittore italiano è stato titolare tra il Quattrocento e il Cinquecento di due attivissime botteghe, a Firenze e a Perugia.
La pala d’altare “Madonna in trono con Bambino e Santi” è un dipinto a olio su tavola commissionata al Perugino nel 1488 ma da lui consegnata solamente nel 1497. Questa è stata lungo conservata presso la chiesa di Santa Maria Nuova a Fano. Per la chiesa di Fano il Perugino aveva già realizzato un’altra tela nel 1497 intitolata “Annunciazione”. La notizia sul dettaglio rinvenuto da Don Bracci riguarda la cimasa dove è stata rappresenta una Pietà. Qui si può ammirare Cristo morto sul sepolcro con ai lati Giuseppe d’Arimatea, Nicodemo, la Vergione Maria e Giovanni apostolo. Sin dall’Ottocento alcuni esperti avevano ipotizzato che all’opera avesse collaborato anche il giovane Raffaello, del quale il Perugino è stato a lungo maestro. L’idea però aveva sempre sollecitato pareri contrastanti e non era mai arrivata ad una soluzione.
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