Oltre 1200 bottiglie di spumante sono state inabissate nel lago di Garda
1216 bottiglie di spumante sono state inabissate a 40 metri di profondità nel Lago di Garda: l'operazione guidata da sommozzatori e vigili del fuoco
Un’operazione particolare ha coinvolto vigili del fuoco e sommozzatori nella zona del Lago di Garda; nel porto San Nicolò nel comune di Riva sono state immerse 1216 bottiglie di spumante della Cantina Riva del Garda.
Le bottiglie di spumante nel lago di Garda
Sono 1216 le bottiglie di spumante protagoniste dell’operazione: posizionate a 40 metri di profondità grazie all’aiuto di sommozzatori e vigili del fuoco, sono state posizionate in un luogo buio e con una temperatura che oscilla tra i 9 e i 13 gradi massimi.
Una nota ufficiale racconta del progetto nato nel 2000, l’idea era quella di rendere uno spumante davvero unico. Chi ha prodotto il TrentoDoc Spumante Metodo Classico ha studiato questo metodo innovativo per far maturare il vino.
L’innovazione utilizzata non solo in Italia ma anche in Francia, permette allo spumante di avere una maturazione ottimale grazie alla combinazione di buio e temperatura costante, in aggiunta al dolce movimento delle onde.
La cassa, con all’interno oltre milleduecento bottiglie, è stata posizionata a quaranta metri di profondità; non è la prima volta che questa operazione viene effettuata. Già nel 2020 era stata posizionata una cassa di 1200 bottiglie di Spumante prodotto con uve Chardonnay lasciando per 12 mesi le bottiglie nel lago di Garda; la maturazione verrà poi completata con altri due anni fuori dall’acqua.
Il segreto per una maturazione perfetta
Studi e ricerche hanno dimostrato che a circa 40 metri di profondità nel lago di Garda, il vino riesce ad avere una maturazione speciale che rende il vino davvero unico. In assenza di luce e con una temperatura costante tra i 9 e i 13 gradi le bottiglie possono anche godere del dolce cullare delle onde e di una minore differenza di pressione tra interno ed esterno; questo ultimo elemento è particolarmente importante poiché lo scambio gassoso viene ridotto al minimo.
Ogni anno, in concomitanza con l’immersione della nuova cassa, viene recuperata una referenza precedente che viene poi fatta assaggiare a degustatori esperti che analizzano l’evoluzione dello spumante prodotto con uve Chardonnay della zona dell’alto Tennese.
Il vino del lago di Garda
La zona del Lago di Garda è particolarmente ricca dal punto di vista enologico; con una superficie che supera i 369 chilometri quadrati, è il lago più grande d’Italia ed è anche conosciuto per essere circondato da numerose vigne di Chardonnay. Proprio da questa raccolta prendono vita gli spumanti Metodo Classico; per renderli ancora più unici e speciali la Cantina di Riva ha deciso di sperimentare la maturazione sui fondali del lago.
In un’intervista ufficiale rilasciata ad ANSA, Furio Battellini enologo esperto, spiega così la tecnica di maturazione: “A quella profondità c’è sia una minore differenza tra pressione interna alle bottiglie, all’incirca 6 bar, e quella del lago, costante a quasi 5 bar, sia la quasi totale assenza di ossigeno. Queste sono condizioni difficilmente realizzabili in superficie che abbattono decisamente lo scambio gassoso esterno-interno, permettendo una maturazione più lenta”.
Ad aiutare nell’operazione sono stati sommozzatori e vigili del fuoco del comune di Riva del Garda che sono stati coinvolti nel posizionamento della cassa. Come accennato, non si tratta della prima operazione, il progetto ha già visto anche nel 2020 il posizionamento di oltre 1200 bottiglie alla medesima profondità.
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