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Il NYT "distrugge" la pasta aglio, olio e peperoncino

Un articolo del New York Times sulla pasta aglio, olio e peperoncino consiglia una versione "rivisitata" della ricetta con due ingredienti in più

pasta aglio, olio e peperoncino

Il New York Times è un famoso quotidiano americano che oltre a trattare notizie di attualità affronta anche temi legati a turismo, lifestyle e cucina. È proprio nella sezione “cooking”, ovvero cucina, del NYT online che è stato pubblicato un articolo sulla pasta aglio, olio e peperoncino.

La versione del NYT della pasta aglio, olio e peperoncino

La pasta aglio, olio e peperoncino è uno dei piatti della tradizione culinaria italiana che si prepara solitamente la sera (tardi) quando si è in compagnia di amici. È un piatto semplice, servono pochi ingredienti, ma alla fine molto appetitoso e saporito. Per questo della pasta aglio, olio e peperoncino ne ha parlato anche in New York Times che la chiamata come “Midnight pasta”, che letteralmente significa “la pasta di mezzanotte”, ma in italiano solitamente la chiamiamo “la spaghettata di mezzanotte”. Il giornale online ha condiviso con i suoi lettori la ricetta del noto piatto e anche l’intero processo di preparazione ma con delle “rivisitazioni” che non rientrano solitamente nella ricetta originale. Si legge nell’articolo che questa pasta può essere fatta a casa facilmente dato che servono pochi ingredienti come pasta, aglio, olio d’oliva e il peperoncino.

Poi, però, l’autore complica un po’ le cose e avvisa che la ricetta condivisa dal NYT è un po’ diversa dall’originale. La versione americana, infatti, richiede la tostatura dell’aglio prima, perché così facendo sui aggiunge un miglior sapore all’intero piatto. In più ci sono due ingredienti da aggiungere alla fine non contemplati nella ricetta italiana: il pepe nero e il parmigiano.
Seguendo l’articolo è necessario quindi prima tostare l’aglio (avendo cura di togliere la parte superiore) al forno per circa 40 minuti. Una volta pronto questo viene mescolato in una padella con l’olio d’oliva per dare maggiore sapore al condimento. Nel frattempo, si prepara la pasta, la quale viene poi condita con olio e aglio preparati in precedenza e poi scaglie di peperoncino. Infine per concludere si aggiungono anche pepe nero e parmigiano. Sono proprio questi due ingredienti finali a far storcere il naso a molti puristi della tradizione.

Le altre ricette “rivisitate” consigliate dal NYT

Non è la prima volta che il NYT consiglia ricette italiane rivisitate. A luglio 2023 in un articolo che parlava della Cacio e Pepe l’autrice ha spiegato con molti dettagli come preparare il condimento (crema di formaggio, pepe e acqua, …) ma poi è passata alla pasta e scrive che questa deve essere pienamente cotta e non al dente. Bisogna dire che gli stranieri non apprezzano particolarmente la pasta al dente, ma raccomandare una Cacio e Pepe scotta è stato considerato un affronto alla tradizione.

Lo stesso New York Times, all’inizio del 2023, ha parlato della ricetta della carbonara, un altro dei piatti italiani più famosi al mondo tanto che esiste anche un Carbonara Day. In quell’occasione era stato pubblicato un articolo che spiegava tutti i passaggi della ricetta ma diceva che questa pasta andava fatta con il sugo di pomodoro.
La cosa ha suscitato molte polemiche perché è risaputo che la Carbonara non richiede il sugo. Inoltre, la ricetta classica era stata ulteriormente storpiata dato che veniva suggerito di utilizzare la pancetta al posto del guanciale. Anche questo è stato considerato un vero e proprio attacco alla tradizione.