NOI Techpark di Bolzano, il nuovo polo tecnologico da 124 milioni di euro
Il distretto tecnologico sorto alle pendici delle Dolomiti si candida a divenire capitale dell' avanguardia tecnologica italiana ed europea
Un monolite che richiama le suggestioni di 2001 Odissea nello Spazio, 25 startup italiane coinvolte, 5 centri di ricerca, l’interessamento di decine di aziende e più di cento milioni di euro investiti in un progetto di riqualificazione urbana e di lungimiranza imprenditoriale. Il “Noi Techpark” di Bolzano è un grande e innovativo quartiere dedicato all’innovazione, la cerniera tecnologica tra Italia e Nord Europa secondo le ottimistiche aspettative della provincia autonoma della città altoatesina. Su una superficie di 13 ettari sono stati costruiti 190mila metri cubi di edifici. Lì dove un tempo la ex Montecatini produceva alluminio per mezza Europa, il territorio, l’uomo e la natura entrano in sinergia grazie a ingenti investimenti attuati da multinazionali colossali del calibro di Huawei, Meccaferri e Letiner. Queste grandi aziende hanno investito soldi e speranze nel perimetro che si candida a diventare punto di riferimento dell’innovazione non soltanto italiana, ma europea.
«La struttura – ha chiarito Arno Kompatscher, presidente della Provincia Autonoma di Bolzano – è aperta a tutte le aziende che vogliano sviluppare i propri progetti in sinergia con il contesto mettendo al centro tre aspetti per noi fondamentali il territorio, l’uomo e la natura».
Il “Nature of Innovation” questo il nome che si nasconde dietro l’acronimo “Noi”, ha tutte le carte in regola e la voglia di valorizzare la struttura eretta alla fine degli anni 30 da Mussolini, in un periodo in cui Bolzano era un territorio da italianizzare e rendere esempio di forza nazionale e capacità plasmatrice nel trasformare il territorio e piegarlo ai propri progetti.
Il pronome “Noi” richiama anche l’esigenza di fare squadra, di essere uniti e costruire solidi legami tra il tessuto urbano, la vita sociale di Bolzano e i centri di ricerca realizzati negli enormi spazi un tempo punto di riferimento per la realizzazione dell’alluminio e oggi una fucina di innovazione che si prospetta ricca di lodevoli iniziative.
Lo studio d’architettura Luchin & Associati è riuscito a recuperare uno dei poli industriali più importanti d’Italia donandogli una nuova identità green, un punto di partenza per un nuovo percorso che guarda al futuro in maniera lungimirante.Una sfida raccolta dagli architetti che ha ridato vigore al valore insito in questo luogo ridando lustro alle strutture che hanno contribuito a fare la storia della città di Bolzano. Sono più di 60 i progetti imprenditoriali che contribuiranno a vivacizzare il NOI Techpark, dalla realizzazione di droni ai laboratori di ricerca nel campo degli smartphone tablet. L’avanguardia tecnologica all’ombra delle dolomiti.
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