Italia bike-friendly: a Bolzano e Pesaro si pedala di più
Secondo il rapporto di Legambiente a Pesaro e Bolzano un cittadino su 3 usa le bici, male le grandi città nonostante benefici per 6 miliardi
Bolzano e Pesaro sono le capitali italiane della bicicletta. In queste città almeno un cittadino su tre utilizza le due ruote per raggiungere il posto di lavoro o il luogo di studio. Nelle virtuose città bike-friendly si scorgono quasi più bici che autovetture, ci si muove, infatti, in bici nel 28% dei casi in cui c’è necessità di spostarsi nel tessuto urbano. Una rivoluzione resa possibile da un progetto a lungo termine che affonda radici in una lungimiranza del passato, quando vennero create le infrastrutture adatte per agevolare la circolazione delle biciclette. Piste ciclabili come arterie salutista, a basso impatto ambientale.
Nella top ten della città che ospitano più biciclette troviamo anche Ravenna, Reggio Emilia, Treviso e Ferrara dove si muovono in bici almeno 30 persone su 100. Tra le grandi città si distingue soprattutto Milano dove il 6% della mobilità cittadina è coperto dalla circolazione in sellino. Pessimo risultato per la capitale dove il traffico rimane monopolizzato dalle automobili, non pervenute un po’ tutte le città del Sud, dove nonostante i primi deboli sforzi per offrire la circolazione su bicicletta siamo ancora lontani dall’avvicinarci alle esigenze di chi ama la bicicletta.
Eppure agevolare la circolazione delle biciclette conviene. Lo dice il buon senso, ma anche uno studio di Legambiente che ha effettuato una stima di quanto l’economia italiana risulti avvantaggiata dalla diffusione di persone che preferiscono il sellino di una due ruote all’automobile. Il rapporto sull’economia della bici in Italia e sulla ciclabilità nelle città restituisce cifre vertiginose e davvero incoraggianti: più di 6 miliardi di euro è il guadagno che la nostra nazione ricava dalla passione per raggi e manubrio, un patrimonio che porta ricchezza, diminuzione dell’inquinamento, scomparsa dello stress e decongestionamento delle strade.
Solo dall’indotto ricavato dal cicloturismo si superano i due miliardi, i turisti che scelgono i percorsi italiani per scorrazzare con le proprie bici sono tanti e l’economia ne trae un incredibile giovamento. C’è poi il mercato italiano della produzione delle bici e le industrie specializzate in pedali e catene in Italia hanno la fetta di mercato più grande. In Europa si scelgono per lo più biciclette di origine italiane e questo è un bene per l’economia di tutta la Nazione.
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