Napoli è l'area vulcanica a rischio più alto nel mondo
Tra le aree vulcaniche di tutto il mondo la zona di Napoli è quella a rischio più alto per il numero di abitazioni vicine alla bocca del Vesuvio
Giuseppe De Natale, dirigente di ricerca dell’Ingv e direttore dell’Osservatorio Vesuviano, ha identificato l’area napoletana come quella con più alto rischio vulcanico al mondo. La preoccupazione è data dai 3 milioni di persone che abitano entro 20 km dalla bocca vulcanica. A seguire nella classifica delle aree vulcaniche a rischio più elevato ci sono poi l’Etna, i vulcani delle Eolie e quelli sottomarini del basso Tirreno.
Perché Napoli è l’area vulcanica più a rischio
A identificare Napoli come l’area vulcanica più a rischio è stato Giuseppe De Natale in occasione del lancio del manifesto “Ricucire l’Italia per un nuovo assetto Euro-Mediterraneo”; questo documento firmato da 500 voci autorevoli del mondo accademico scientifico e intellettuale italiano ha evidenziato come il rischio vulcanico in Italia sia estremamente variabile.
Napoli è stata classificata come la zona più a rischio per l’alta densità di popolazione entro i 20 km dalla bocca vulcanica. Al secondo posto è stata inserita la zona siciliana attorno all’Etna, anche se viene specificato che questo vulcano non rappresenta un pericolo immediato per la vita umana.
Al terzo posto sono stati segnalati i vulcani delle isole Eolie che hanno livelli modesti di esplosività, casi come quello di Stromboli nel 2019 sono assolutamente imprevedibili e potrebbero rappresentare un pericolo per i turisti che affollano l’isola di origine vulcanica. A preoccupare infine sono i vulcani sottomarini particolarmente presenti nella zona del basso Tirreno, il rischio è che possano generare tsunami sebbene di pericolosità ridotta.
La proposta di De Natale è quella di scoraggiare la residenzialità nelle aree vulcaniche, lasciando che questi territori siano un patrimonio turistico, culturale e naturalistico per poter intervenire, quando necessario, con piani di evacuazioni più rapidi.
Le eruzioni del Vesuvio
L’attività vulcanica del Vesuvio ha fatto registrare numerose eruzioni; tra le più antiche c’è quella del 79 d.C. attestata da una lettera di Plinio Il Giovane nota per aver seppellito alcune zone tra le quali Pompei, Ercolano e Stabia.
L’ultima eruzione del Vesuvio è invece datata 18 marzo 1944; da quella data il vulcano mantiene uno stato di quiescenza considerato atipico. Secondo gli studi effettuati, il Vesuvio è uscito dalla tipologia di attività registrata fino ad ora.
POTREBBE INTERESSARTI
-
Chi sono le donne più ricche d'Italia: la nuova classifica
-
A Napoli è nato il parco a tema dedicato a Diego Armando Maradona
-
Ora legale per sempre: quanto risparmierebbe l'Italia in bolletta
-
Quando e dove sarà la prossima eclissi solare totale in Italia
-
Dove si vive più in salute in Italia: la classifica delle regioni
-
Chiara Ferragni cerca casa sul lago di Garda? È già polemica
-
In vendita la dependance di Villa Callas a Sirmione: il prezzo
-
Le 100 spiagge migliori al mondo: 3 sono in Italia. La classifica
-
La classifica dei vini più venduti nei supermercati italiani