Al museo Marino Marini di Firenze apre un asilo
All'interno del Museo Marino Marini di Firenze aprirà presto un asilo: qui, i bambini saranno stimolati secondo un modello educativo in cui l'arte avrà un ruolo centrale
Arte e pedagogia vanno di pari passo al Museo Marino Marini di Firenze: nel cuore della struttura, infatti, aprirà presto un asilo.
Si tratta di un esperimento che in Italia non ha precedenti, ma che ha già riscosso invece grande successo in Nord Europa e negli Stati Uniti. L’asilo non sarà riservato ai figli dei funzionari del museo, nè sarà uno spazio in cui i visitatori potranno lasciare per qualche ora i loro bambini: sarà invece una vera e propria scuola in cui i bambini tra i 3 e i 5 anni saranno educati secondo un percorso formativo in cui l’arte avrà un luogo centrale. E non potrebbe essere altrimenti, visto che i fortunati studenti trascorreranno le loro giornate tra le opere di uno dei più importanti scultori italiani del ‘900: l’asilo sarà infatti ospitato nell’intera ala dell’ex convento di piazza San Pancrazio e del chiostro, di proprietà del museo.
A proporre il progetto, è stata Patrizia Asproni, presidente del museo Marino Marini e dal 2010 alla guida di Confcultura. La Asproni è convinta che un’esperienza di questo genere in età infantile permetta non solo ai bambini di apprezzare maggiormente quanto gli artisti del passato ci hanno lasciato, ma anche di utilizzare questa eredità per costruire il loro futuro.
Il modello pedagogico di riferimento sarà infatti il “Reggio children approach“, un metodo educativo per i bambini in età prescolare basato sull’importanza dell’ambiente educativo e sull’idea che la conoscenza del bambino di sé e del mondo avvenga e passi attraverso le relazioni con gli altri. Sotto la guida di educatori esperti, i piccoli allievi dell’asilo del Museo Marini di Firenze seguiranno percorsi ludici ricchi di riferimenti e stimoli visivi, ed entreranno in contatto con inguaggi e materiali artistici attivando mani, corpo, pensiero ed emozioni.
Se pensate che questa iniziativa, per quanto pregevole e interessante, sia a portata solo di pochi fortunati vi sbagliate di grosso: dal Marino Marini precisano infatti che le rette non saranno solo per famiglie ricche, ma che ci sarà un’attenzione particolare per i bambini svantaggiati e per quei nuclei familiari che non possono godere pienamente del patrimonio artistico della città, come le persone che abitano in periferia. Perché l’educazione, così come l’arte, deve essere un bene di tutti.
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