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"MobilitAria" 2019: a Torino il primato negativo per lo smog

Il secondo rapporto "MobilitAria" ha analizzato 14 città e aree metropolitane, ecco i dati emersi in merito a smog e mobilità sostenibile

torino smog

Andamento della qualità dell’aria e delle politiche di mobilità urbana: sono queste le direttrici sulle quali si sviluppa l’analisi di “MobilitAria 2019” il rapporto stilato in merito alle principali 14 città e aree metropolitane italiane per il periodo che va dal 2017 al 2018.

Si tratta del secondo documento di questo tipo che viene prodotto dal gruppo di lavoro “Mobilità sostenibile” di Kyoto Club e dagli esperti di CNR-IIA (Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto sull’Inquinamento Atmosferico) in collaborazione con OPMUS, l’Osservatorio sulle Politiche di Mobilità Urbana Sostenibile di ISFORT.

Ad essere analizzate, come anticipato, 14 città e aree metropolitane: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino, Venezia.

Per redigerlo sono stati analizzati dati e tendenze delle emissioni inquinanti e superamento dei limiti. Nel report anche il quadro dei Piani di Risanamento della Qualità dell’Aria, le politiche nazionali e il Piano Nazionale Energia e Clima presentato dal Governo.

Tra gli altri spunti interessanti, che si possono trovare nella documentazione, anche quello che arriva da Opmus che ha a confrontato  le tendenze in atto nel  2016/2017 rispetto ai dati del 2012/2013.

Dal rapporto emerge che la qualità dell’aria  è migliorata in alcuni centri del nostro paese, ma anche che Torino ha un primato negativo: il primo posto per il superamento dei limiti giornalieri di concentrazioni di polveri sottili nel 2018.

Non dovrebbero essere superati i 35 l’anno, ma se il capoluogo piemontese si aggiudica la maglia nera con 89 giorni a seguirlo c’è Milano con 79 giorni. Venezia in terza posizione con 63, poi Cagliari al quarto posto con 49 e Napoli al quinto con 40 giorni.

Per quanto riguarda i livelli di biossido di azoto (NO2) è stata segnalata una riduzione in alcune città: Messina con un meno 23 per cento, Cagliari meno 21 per cento, Roma meno 12 per cento, Torino meno 12 per cento e Bologna meno 11 per cento. In controtendenza hanno invece visto un aumento Reggio Calabria e Catania.

Dal rapporto emerge anche un aumento degli spostamenti in bicicletta e piedi, ma al tempo stesso anche una crescita in termini di numero di auto e moto. Il comune italiano che promuove maggiormente la mobilità sostenibile è il capoluogo lombardo: Milano.