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Nausea colpisce turisti ma il lago di Como non c'entra: è mistero

Il mistero della nausea che ha colpito turisti e cittadini nella zona del lago di Como: gli esami hanno fugato ogni dubbio sullo stato dell'acqua

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Silvio Frantellizzi

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

Lago di Como

Tra cittadini, villeggianti e turisti della zona del lago di Como, compresa tra San Siro e Cremia, si sono registrati diversi casi di nausea, vomito e dissenteria: in molti hanno puntato subito il dito sulle condizioni del lago, ma l’acqua non c’entra.

Nausea al lago di Como: le acque non c’entrano

A Rezzonico, per esempio, numerosi bagnanti hanno accusato mal di pancia e nausea e il pensiero è andato subito verso l’acqua, con il timore che le reti fognarie, a causa delle ingenti piogge, possano aver riversato liquami anche nel lago di Como.

Il sindaco di Cremia, Guido Dell’Era, ha dichiarato di aver accusato gli stessi malesseri comuni a tante altre persone. Il primo cittadino, per vederci chiaro, ha fatto analizzare l’acqua e dai risultati non sono emersi problemi legati alle condizioni del Lago di Como.

“Anch’io e la mia famiglia abbiamo accusato gli stessi sintomi – le parole del sindaco Guido Dell’Era riportate da ‘La Provincia di Como’- è stata subito avvisata l’Ats che ha provveduto a fare immediati prelievi per analizzare l’acqua. Abbiamo avuto l’esito, le acque di Cremia risultano balneabili e per nulla inquinate”.

Una volta accertato lo stato di salute dell’acqua lacustre, il sindaco di Cremia ha provato a dare una spiegazione alternativa ai casi di nausea registrati nell’ultimo periodo, parlando di un possibile virus diffuso nell’aria a causa delle alte temperature:

“È possibile che si tratti di un virus diffuso nell’aria, complice il gran caldo – ha spiegato il primo cittadino Guido Dell’Era – quel che è certo è che la responsabilità non è da attribuire all’acqua del lago, lo sottolineo per non suscitare inutili allarmismi e paure tra gli utenti delle spiagge”.

Le parole del sindaco e le analisi delle acque servono a restituire un po’ di tranquillità in un momento cruciale per la zona, con il flusso di visitatori che raggiunge l’apice rispetto agli altri mesi dell’anno: il lago di Como, tra l’altro, è meta delle vacanze italiane di molti vip internazionali, come George Clooney che ogni anno raggiunge la sua splendida Villa Oleandra, e anche l’attrice australiana Margot Robbie.

Organismi batterici: i valori sono più bassi della norma

Le verifiche sulla balneabilità dell’acqua, sono state effettuate partendo da San Siro e hanno rilevato un’impennata di enterococchi ed escherichia durante la seconda metà del mese di luglio, ma entrambi risultano ancora al di sotto dei limiti consentiti.

Alla Foppa di Rezzonico i valori risultavano al limite verso la metà di giugno e pur essendo saliti leggermente nei giorni successivi, restano ancora entro la norma, come la spiaggia di San Vito a Cremia. Risultano più bassi anche i valori a Dongo e alla Serenella di Gravedona.

La concentrazione di organismi batterici è ancora più bassa andando verso nord tra Domaso e Sorico. C’è da dire che i valori sono leggermente più elevati tra San Siro e Cremia ma le acque sono balneabili e la concentrazione di organismi batterici, alla luce dei prelievi effettuati, non giustifica i disturbi accusati da cittadini, bagnanti e visitatori del lago di Como, presente nella classifica dei laghi più instagrammati d’Italia.