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Il "mistero" dei gatti randagi scomparsi al Castello Sforzesco

La misteriosa scomparsa dei gatti randagi al Castello Sforzesco di Milano preoccupa Rosy, storica custode della colonia felina, che vuole risposte

Pubblicato:

Valentina Alfarano

Valentina Alfarano

Editor & Coach Letterario

Lavorare con le storie è la mia missione! Specializzata in storytelling di viaggi, lavoro come editor di narrativa e coach di scrittura creativa.

Al Castello Sforzesco il mistero dei gatti scomparsi

Al Castello Sforzesco di Milano, la colonia di gatti randagi che popolava il fossato sembra essersi improvvisamente ridotta. La storica custode della colonia, Rosy, ha sollevato numerose preoccupazioni circa le misteriose sparizioni. “Erano quaranta, ora una decina”, ha denunciato, suggerendo che qualcuno stia catturando i gatti.

Che fine hanno fatto i gatti del Castello Sforzesco?

Rosy, una pensionata che da quarant’anni si occupa dei gatti del castello Sforzesco, ha descritto la sua preoccupazione per la drastica riduzione della colonia. Ha osservato che individui sospetti utilizzano gabbie-trappola per catturare gli animali. Tra questi, ha identificato due donne e un uomo, che si è presentato come un rappresentante rientrato dall’America. Non appartenenti ad associazioni animaliste, questi individui hanno minacciato Rosy quando ha chiesto spiegazioni.

La signora Rosy ha denunciato le sparizioni alle autorità, ma senza ottenere risposte soddisfacenti. Ha visto le trappole negli uffici del castello e teme che i gatti siano destinati a traffici internazionali o a esperimenti veterinari. Rosy ha sempre mantenuto la colonia a sue spese, pagando anche per le sterilizzazioni. “Li ho sempre mantenuti pagando anche il veterinario per farli sterilizzare. Erano tutti sani, certo qualcuno un po’ vecchietto e sarebbe stato giusto morissero qui, al Castello, casa loro” ha dichiarato al ‘Corriere della Sera’.

Rosy ha ricordato con affetto i tempi in cui suo marito gestiva il ristorante Bebel’s e le dava soldi per nutrire i gatti. Nonostante le difficoltà economiche attuali, continua a dedicarsi a loro con la stessa passione di sempre. Ha condiviso anche una storia toccante su due contesse che portavano cibo e acqua ai gatti del castello, ispirandola nella sua missione.

Queste contesse di origine veneta, che portavano cibo e acqua persino nelle torri del castello, hanno ispirato Rosy nella sua missione. Quando le contesse improvvisamente non sono più arrivate, Rosy si è preoccupata e ha scoperto che erano morte. Un cane che vegliava sui loro corpi è stato adottato da Rosy.

Il chiarimento del Comune sui gatti del Castello Sforzesco

Il Comune di Milano ha cercato di rassicurare la comunità, affermando che non ci sia alcun mistero dietro le sparizioni. Fonti di Palazzo Marino hanno spiegato che, oltre a Rosy, ci sono altre due persone collegate all’Ats che si occupano della colonia. In caso di necessità, come quando i gatti mostrano segni di deperimento, vengono trasferiti in un sanatorio.

Tuttavia, Rosy non è convinta e ritiene che queste persone possano essere gli stessi individui sospetti che ha visto aggirarsi intorno al castello. Durante un recente sopralluogo, sono stati contati solo tre gatti nel fossato interno e cinque in quello esterno. Gli altri gatti sono scomparsi e Rosy vuole vederci chiaro.

La situazione al Castello Sforzesco rimane avvolta nel mistero. Mentre il Comune insiste che i gatti vengono trasferiti per motivi di salute, Rosy continua a temere che ci sia qualcosa di più sinistro dietro le sparizioni. La sua dedizione ai gatti del castello è innegabile, e il suo desiderio di proteggere la colonia non si è mai affievolito. Mentre le autorità cercano di fornire spiegazioni, la passione di Rosy per i suoi amici a quattro zampe continua a guidarla nella sua missione quotidiana.