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Nel Castello Sforzesco sono stati scoperti nuovi passaggi segreti

Presso il Castello Sforzesco di Milano studi e ricerche, condotte anche con tecnologia innovativa, avrebbero portato alla luce dei passaggi segreti

Pubblicato: 15 Gennaio 2025

Martina Bressan

SEO copywriter e Web Content Editor

Appassionata di viaggi, di trail running e di yoga, ama scoprire nuovi posti e nuove culture. Curiosa, determinata e intraprendente adora leggere ma soprattutto scrivere.

Passaggi segreti presso Castello Sforzesco

Situato nel cuore di Milano, il Castello Sforzesco è uno dei monumenti più emblematici della storia e cittadina. Costruito nel XV secolo, il castello è stato protagonista di eventi storici significativi e ha ospitato importanti figure, tra cui Ludovico il Moro. Qui, inoltre, hanno lavorato importanti artisti come Leonardo da Vinci. Il Castello oggi è un luogo di interesse turistico, una tappa da non perdere per chi visita Milano dato che ospita anche opere d’arte preziose. Recentemente, inoltre, sono venute alla luce nuove scoperte che riguardano questo maniero: alcuni passaggi segreti sarebbero nascosti sotto le sue fondamenta.

Nuovi passaggi scoperti presso il Castello Sforzesco

Dopo l’annuncio dell’avvio dei lavori per restaurare la preziosa Sala delle Asse, dal Castello Sforzesco arrivano nuovi importanti aggiornamenti e scoperte. Recenti ricerche, condotte da un team di studiosi del Politecnico di Milano, hanno portato alla luce un intricato sistema di passaggi sotterranei scavati sotto il maniero. Collaborando con il Castello Sforzesco e con il supporto tecnico di Codevintec, gli studiosi hanno mappato con precisione le aree sotterranee. Da questa attività sarebbero emersi numerosi camminamenti.

Questi passaggi, alcuni dei quali risalirebbero all’epoca di Ludovico il Moro, potrebbero avere avuto molteplici funzioni: da vie di fuga a collegamenti strategici tra edifici della città. In particolare, durante la ricerca condotta nell’ambito di una tesi di dottorato, si sarebbe potuta confermare una notizia che girava da tempo ma non era mai stata comprovata. Sembra, infatti, sia stato trovato il collegamento sotterraneo che Ludovico il Moro avrebbe fatto costruire per raggiungere la moglie Beatrice d’Este, sepolta nella Basilica di Santa Maria delle Grazie. Questo passaggio che, sembrava fosse stato riportato in alcuni disegni di Leonardo da Vinci, è stato oggetto di leggende per secoli. Ora sembra che la sua esistenza sia stata provata proprio grazie alle nuove tecnologie.

Ma non sono stati trovati solo passaggi per fughe romantiche. Secondo gli esperti molti dei camminamenti scoperti avevano anche un chiaro scopo militare. Questi percorsi sotterranei avrebbero potuto servire come vie di fuga o come corridoi per movimenti strategici durante conflitti e assedi. La loro esistenza, quindi, offre una nuova prospettiva sulla vita quotidiana e sulle strategie difensive dell’epoca.

L’uso di strumenti tecnologici durante la ricerca

L’indagine presso il Castello Sforzesco di Milano ha visto l’uso di tecnologie all’avanguardia come il georadar e i laser scanner per esplorare gran parte del sottosuolo del castello. Così in corrispondenza di quella che un tempo era la Ghirlanda, ovvero la cinta muraria che difendeva il fronte settentrionale, sono emersi diversi passaggi segreti. Nel sito del ‘Politecnico di Milano’ si leggono le parole di Franco Guzzetti, docente di Geomatica: “L’obiettivo è creare un digital twin del Castello Sforzesco, un modello digitale che non solo rappresenta l’aspetto attuale del Castello ma che consente anche di esplorare il passato, recuperando elementi storici che non sono più visibili.

Gli strumenti utilizzati hanno così potuto confermare la presenza di cavità e camminamenti a pochi decimetri di profondità. Sempre il ‘Politecnico’ riporta anche le dichiarazioni di Francesca Biolo, ricercatrice del Dipartimento ABC del Politecnico: “Il georadar ha arricchito il modello 3D con dati su spazi noti ma inaccessibili, portando alla luce camminamenti sconosciuti e spunti per ulteriori studi sui passaggi segreti.” L’integrazione di diverse tecnologie di realtà aumentata possono, quindi, dare vita a progetti di esperienze immersive che uniscono storia e innovazione.