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Mercato immobiliare in ripresa: le città in testa e quelle in coda

Aumentano le compravendite immobiliari in Italia. La ripresa vede in testa Prato, mentre Vibo Valentia è il fanalino di coda

Il 2016 si è concluso con un bilancio positivo per il mercato immobiliare, segnando una ripresa delle compravendite in ben 13 città italiane. Stando ai dati Nomisma, pubblicati da “Il Sole 24 Ore”, in testa alle città che hanno assistito al risveglio del mattone c’è Prato, che ha messo a segno un vero e proprio record. Negli ultimi tre anni, la città toscana ha visto un incremento delle transazioni del +55%, favorite da un valore medio in lieve calo.
Stando alle dichiarazioni della Fiaip (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali), a favorire la ripresa delle compravendite a Prato è stata, come altrove, una maggiore disponibilità delle banche a concedere mutui. La ripresa nella città toscana è stata preceduta da un forte calo dei prezzi e un tracollo delle compravendite. “Dove il mercato è stato meno rigido, si sono create le condizioni migliori per la ripartenza”, spiega Luca Dondi, responsabile di Nomisma.
Subito dopo Prato, troviamo Livorno, con un +54% negli scambi. Qui, l’interesse ad investire nel mattone si è risvegliato di pari passo alla ripresa dell’economia del porto. Dalla Toscana ci si sposta in Emilia Romagna, per il gradino più basso del podio, dove si piazza Modena con un +48%.
Tra le città del Nord, si distingue Venezia, che vanta compravendite quasi raddoppiate tra il 2013 e il 2016, trainate dall’offerta in città.
Si rivaluta l’immobiliare come investimento anche nelle aree urbane più grandi, come Firenze (+46,3 ) e Bologna (+40,6%), dove si registra un certo interesse verso gli appartamenti di piccolo taglio, come conferma la Fiap. Ad innescare una maggiore attività del mercato potrebbe essere stata la forte crisi bancaria che ha interessato le provincie più dinamiche
La situazione cambia radicalmente spostandoci al Sud, dove tra i centri urbani con il trend più negativo il primato spetta a Vibo Valentia, con un -12% nelle compravendite immobiliari, registrato nell’ultimo triennio. Tuttavia, sia qui che nel resto della Calabria si intravedono degli spiragli per il 2017, stando al rapporto di Tecnocasa che sta registrando più richieste per le locazioni e un aiuto da parte delle banche che hanno ripreso ad erogare mutui.
Tra le città con il segno negativo troviamo anche Isernia (-11%), Enna (-9%), Caltanissetta (-6%), Cosenza (-4%), Reggio Calabria (-4%) e Avellino (-1%). Un aumento delle compravendite si è registrato, invece, nelle provincie della Sardegna, dove Cagliari è in testa con +25,49% di scambi immobiliari.