A MasterChef Barbieri fa "arrabbiare" La Spezia: cosa ha detto
Una frase di Bruno Barbieri durante una puntata di MasterChef Italia ha fatto "arrabbiare" La Spezia per un piatto tipico della tradizione spezzina
Nel corso di una puntata di MasterChef Italia, programma culinario giunto ormai alla sua 14esima edizione, lo chef Bruno Barbieri si è reso protagonista di una frase sulla cucina di La Spezia che non è passata inosservata, soprattutto tra il pubblico di spezzini.
MasterChef, la frase di Barbieri che fa “arrabbiare” La Spezia
Durante il noto cooking show, c’è stata una prova che aveva come obiettivo quello di provare a unire il pesce e il formaggio, due ingredienti solitamente considerati molto distanti tra loro, senza rischiare di commettere un “crimine” gastronomico.
Nel presentare la prova agli aspiranti chef in gara, chef Barbieri ha dichiarato “A La spezia si mangiano le cozze alla spezzina, ripiene con uova, pan grattato e parmigiano”. Questa frase ha fatto “arrabbiare” tanti abitanti di La Spezia e dintorni, perché nella tradizione locale, il piatto è noto come “muscoli alla spezzina” e non con “cozze”.
Il dettaglio a molti può sembrare insignificante, ma chi conosce la cultura spezzina sa che i muscoli sono un simbolo di appartenenza e tradizione: a La Spezia, infatti, sono fieri di chiamare muscoli i mitili che nella maggior parte d’Italia vengono invece indicati come cozze.
Bisogna tener presente che si parla dello stesso ingrediente, quindi non è che Barbieri abbia stravolto l’elemento principe di un piatto, però la questione legata al termine utilizzato per indicare i militi è di importanza vitale per gli spezzini, oltre a essere responsabile di un dualismo che dura da tempo ed è stato affrontato anche da parte dell’Accademia della Crusca.
Muscoli o cozze: cosa dice l’Accademia della Crusca
Sul sito ufficiale dell’istituzione italiana ed europea che raccoglie studiosi ed esperti di linguistica e filologia della lingua italiana, c’è una pagina della sezione “Risposte ai quesiti” che parla proprio della “faida” tra muscoli e cozze.
“Ci sono giunte dalla Liguria varie segnalazioni sulla progressiva sostituzione del termine ittico locale muscolo con quello meridionale cozza – si legge sul sito dell’Accademia della Crusca – anche da altre zone ci si chiede se non sia meglio usare cozze, comprensibile in tutta Italia, invece del tradizionale, ma poco diffuso mitilo”.
La risposta della Crusca, a cura di Vittorio Coletti, è molto articolata: dall’Accademia fanno notare che nella vigente Denominazione in lingua italiana delle specie ittiche di interesse commerciale, in corrispondenza del nome latino Mytilus galloprovincialis troviamo “cozza o mitilo” e non c’è alcuna traccia di “Muscolo”.
Spiegando che la questione di muscoli e cozze è un “tipico caso di geosinonimi che nominano in modo diverso in diverse regioni una stessa cosa, quella che nella lingua scientifica è appunto chiamata mitilo”, la Crusca spiega che nessuno dei due termini sarebbe da considerarsi sbagliato: muscolo è di attestazione più antica, mentre cozza è di attestazione più recente ma di grande successo.
Coletti, in conclusione, spiega: “poiché la lingua va dove l’uso vuole, temo per i miei corregionali liguri, particolarmente dispiaciuti per le sfortune dei muscoli così ben cucinati nello spezzino (e comunque ancora molto solidi nell’italiano locale), che le cose volgano nella lingua nazionale a favore delle cozze”.
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