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Marche, la lettera dello chef Moreno Cedroni al nuovo Governatore

Lo chef Moreno Cedroni ha indirizzato al nuovo Presidente della Regione Marche una lettera che è una dichiarazione d'amore a una "terra incredibile"

Marche, la lettera dello chef Moreno Cedroni al nuovo Governatore

In occasione delle Elezioni Regionali 2020 che hanno chiamato al voto anche i marchigiani, Moreno Cedroni ha indirizzato al futuro Presidente della Regione Marche una lettera che è una vera e propria dichiarazione d’amore alla sua terra.

Lo chef 2 stelle Michelin, che due anni fa si è aggiudicato il premio “Eleganza in cucina”, ha rivolto al futuro Governatore un accorato appello per preservare e valorizzare i punti di forza del territorio, a partire dall’incredibile varietà delle bellezze naturali e artistiche.

Il patron dei locali Madonnina del Pescatore a Senigallia, tra i ristoranti top d’Europa, il Clandestino a Portonovo e Anikò, si è soffermato sulla realtà enogastronomica di cui lui stesso è parte integrante, un “luna park” del gusto che racchiude in sé tutte le eccellenze italiane, facendo delle Marche una “mecca per i gastronomi italiani”.

La lettera di Moreno Cedroni al nuovo Presidente della Regione, non è però un mero elogio delle ricchezze delle Marche, celebrate anche dal Sunday Times, ma anche un invito dello chef a potenziare i trasporti, salvaguardare un altro settore d’eccellenza marchigiano come quello calzaturiero e puntare tutto su qualità e accoglienza.

Lettera di Moreno Cedroni al Presidente delle Marche

Di seguito il testo completo della lettera inviata da Moreno Cedroni al futuro Governatore delle Marche, che alla luce del risultato elettorale è risultato poi essere Francesco Acquaroli.

“Caro e futuro Presidente,
le Marche sono una terra incredibile per la pluralità di paesaggi ambientali e per la varietà di bellezze naturalistiche e artistiche concentrate in poco meno di 10.000 km quadrati.

L’enogastronomia è il mio campo e le Marche rappresentano una realtà enogastonomica unica e possono essere considerate come la sintesi delle eccellenze italiane raggruppate in un’unica terra.

Un vero Luna Park gastronomico che i valorizzatori hanno trasformato in una mecca per i gastronomi italiani, lavorando in maniera indefessa per costruire pagine di letteratura dell’accoglienza.

Caro e futuro Presidente, dunque, questa introduzione sulla nostra amata regione serve da una parte a ricordare quanta ricchezza abbiamo il dovere di preservare, dall’altra come esortazione in tema di infrastrutture, purtroppo insufficienti nel nostro territorio.

Prendiamo ad esempio l’alta velocità: le Frecce sull’Adriatico sono in realtà dei treni che fanno meno fermate, ma che in fondo sono come gli Intercity di una volta.

Il malinconico aeroporto di Falconara non beneficia più dei collegamenti con Roma e con Milano.
Il porto di Ancona, dal canto suo, non riesce ad intercettare i grandi traffici e non ha le dimensioni per cui possano attraccare le grandi navi turistiche.

Abbiamo detto del settore enogastronomico, ma l’altro fiore all’occhiello della nostra Regione Marche, il calzaturiero è sempre più svuotato, nonostante vanti i migliori artigiani. Forse è arrivato il momento di creare un brand di qualità di “provenienza geografica” delle Marche.

Tornando al mio settore, dovremo puntare tutto sulla qualità: l’insorgere di nuovi e numerosi bar, ristoranti e street food, fa sì che questa sia medio bassa, forse dovremmo fare più formazione sull’accoglienza e sulla valorizzazione del territorio per alzare il percepito del comparto.

Caro Presidente, confido ora nel suo futuro operato, ma, la prego: tenga conto anche di questi semplici suggerimenti, dettati però da quasi 37 anni di lavoro appassionato che mi hanno visto nascere e crescere in questa Regione dal potenziale incredibile.

Auguri di buon lavoro,
Moreno Cedroni”.