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Goffredo Mameli, chi era e la vera storia dell'Inno d'Italia

Alla scoperta della storia di Goffredo Mameli, il poeta del Risorgimento che a vent'anni scrisse 'Il Canto degli Italiani' diventato l'Inno d'Italia

A Goffredo Mameli, l’autore dell’inno italiano, è dedicata una fiction Rai intitolata ‘Mameli, il ragazzo che sognò l’Italia’. La miniserie TV, in quattro puntate, racconta la storia del poeta genovese e della canzone ‘Il Canto degli Italiani’ divenuto successivamente inno nazionale.

Mameli, la prima rockstar italiana

Gli autori della fiction Rai hanno definito Goffredo Mameli come la prima “rockstar” della musica italiana: “con le sue parole – si legge su ‘Il Messaggero’ – ha raccontato un’intera generazione, influenzandone le scelte”. A interpretare Mameli sul piccolo schermo è l’attore Riccardo De Rinaldis Santorelli. La regia delle quattro puntate è affidata a Luca Lucini e Ago Panini.

La fiction è ambientata nel XIX Secolo in un contesto in cui la Penisola italiana era divisa: al Nord c’era il dominio austriaco nel Regno Lombardo-Veneto e i Savoia erano a capo del Regno di Sardegna; al centro lo Stato Pontificio di Pio IX e a Sud il Regno delle Due Sicilie dei Borboni.

Fin dalla giovane età Goffredo Mameli ha manifestato un grande interesse per la musica e la letteratura, portando avanti gli studi sotto la guida di Giuseppe Canale e del padre scolopio Agostino Muraglia, di forte ispirazione liberale.

Dopo essersi iscritto all’Università di Genova, inserita nel 2023 nella classifica delle migliori università d’Italia secondo il CWUR, Mameli aderì al mazzinianesimo nel 1847, anno in cui partecipò attivamente alle grandi manifestazioni genovesi per le riforme.

Fu proprio in quel periodo che compose ‘Il Canto degli Italiani’ e dedicò la sua vita di poeta-soldato interamente alla causa italiana. Nel marzo del 1848 raggiunse Milano a capo di trecento volontari per combattere gli austriaci sul Mincio con il grado di capitano dei bersaglieri.

Dopo l’armistizio Salasco, Mameli tornò a Genova e collaborò con collaborò con Garibaldi; a novembre raggiunse Roma, dove il febbraio del 1849 venne proclamata la Repubblica.

In prima linea nella difesa della città assediata dai francesi, nonostante la febbre, Mameli venne ferito alla gamba sinistra che gli venne poi amputata per la sopraggiunta cancrena. La morte di Goffredo Mameli avvenne il 6 luglio a causa di un’infezione, a soli 22 anni: le sue spoglie riposano nel Mausoleo Ossario del Gianicolo a Roma.

La storia dell’inno d’Italia

Come si legge sul sito ufficiale del Quirinale, l’Italia deve alla città di Genova ‘Il Canto degli Italiani‘, conosciuto come ‘Fratelli d’Italia‘ e ‘Inno di Mameli‘ La canzone è stata scritta nell’autunno del 1847 dall’allora studente e patriota Goffredo Mameli, appena ventenne.

L’inno venne musicato da un altro genovese, Michele Novaro, in un clima di fervore patriottico che avrebbe portato successivamente alla guerra con l’Austria, all’indipendenza e alla nascita della Repubblica Italiana.

Per scrivere il testo de ‘Il Canto degli Italiani’, Mameli si ispirò alla Marsigliese, l’inno francese: in particolare un passaggio, “stringiamoci a coorte” richiama il verso “Formez vos bataillon” della Marsigliese che significa “Formate i vostri battaglioni”.

Il debutto pubblico de ‘Il Canto degli Italiani’ avvenne il 10 dicembre del 1847 a Genova, quando sul piazzale del santuario di Nostra Signora di Loreto del quartiere di Oregina, fu presentato alla cittadinanza in occasione di una commemorazione del centenario della rivolta del quartiere genovese di Portoria contro gli occupanti asburgici durante la guerra di successione austriaca. A suonarlo per la prima volta in una cerimonia pubblica fu la Filarmonica Sestrese.