Longobardi, il piccolo borgo calabrese salvato da una melanzana
La violetta DeCo ha dato nuova vita al borgo di Longobardi in provincia di Cosenza
A Longobardi, un piccolo borgo calabrese in provincia di Cosenza, è stato festeggiato un traguardo molto importante: i 150 anni di un’antica bottega di paese che nel corso del tempo è diventata manifattura, poi locanda, bar dello sport e infine un bistrot che richiama gastro-turisti da ogni parte d’Italia.
La sua storia e quella di Longobardi, paese di quasi 2300 abitanti, è legata in maniera indissolubile a quella della melanzana DeCo, di colore violetto, dolce e compatta e poco acquosa, con pochi semi e che presenta una buccia molto liscia e sottile. Un unicum che Francesco Saliceti e sua moglie Giovanna Martire hanno rilanciato con la Degusteria Magnatum, nel cuore del borgo calabrese. Il locale è datato 1869 e dopo i cambiamenti avvenuti nel corso degli anni, oggi presenta un doppio ambiente con bar-edicola vecchio stile e un ingresso ipogeo con liquori, vini e bollicine della Calabria e di tutto il mondo.
Nella cucina, posta nella sala accanto, ci sono i pochi tavoli che ospitano 20 coperti e danno la possibilità di degustare il menu immersi tra mensole di bottiglie. Il piatto forte della casa è proprio la violetta DeCo, melanzana prelibata con un gusto unico e particolare.
A questo prodotto si deve la vita stessa del borgo di Longobardi. Le sue origini risalgono alla fine del VI secolo, quando i longobardi conquistarono il costone di Monte Cocuzzo, terrazza naturale sul basso Tirreno cosentino. Dopo di loro, arrivarono bizantini, arabi, saraceni, Aragonesi e Angioini. Con il passare del tempo, il borgo si è svuotato sempre di più: un fenomeno andato di pari passo con lo sviluppo della marina e un’idea di turismo slow distante dalla cementificazione imperante nel resto della costa tirrenica.
Negli ultimi anni, il centro storico sta conducendo una battaglia contro lo spopolamento, grazie alla melanzana DeCo che rappresenta un forte richiamo per i gastro-turisti di tutta la regione e di tutta Italia. La melanzana è diventata il simbolo della rinascita di Longobardi: Andy Luotto ha deciso di tatuarsela sul braccio, mentre Antonio Abbruzzino, decano degli chef calabresi, ha fatto da testimonial al prodotto, assicurandosi una fornitura per il suo ristorante da 1 stella Michelin a Catanzaro.
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