Lollove, il "borgo più bello d'Italia" senza rete
Lollove, piccolo borgo a pochi passi da Nuoro, viene riconosciuto come uno dei Borghi più belli d'Italia: tra i motivi c'è la mancanza di connessione
L’elenco dei Borghi più belli d’Italia cresce sempre più; le numerose domande vengono esaminate tramite un sopralluogo ed ecco che tra gli ultimi che hanno avuto accesso spicca Lollove, una perla della provincia di Nuoro. Uno degli 8 borghi più belli d’Italia situati in Sardegna, viene scelto dopo un’attenta ispezione con l’idea di promuovere il territorio e tutelare i centri più piccoli.
Lollove eletto uno dei Borghi più Belli d’Italia
Lollove, il piccolo borgo sardo in provincia di Nuoro, entra a tutti gli effetti nel selezionato elenco dei Borghi più belli d’Italia dopo aver superato la selezione e il momento del sopralluogo effettuato dal consiglio direttivo dell’associazione. Situato a 15 km da Nuoro verrà inserito già nella Guida 2022 dell’Associazione e comparirà nella lista di quelli sardi accanto a Atzara, Bosa, Carloforte, Castelsardo, La Maddalena, Posada e Sadali. Come per ogni borgo appartenente al circuito, vedrà comparire l’iconico cartellone all’ingresso del paese.
In una intervista alla Nuova Sardegna, il sindaco Andrea Soddu ha dichiarato “Lollove rappresenta una parte del nostro passato ed è nostro dovere salvaguardarlo e valorizzarlo, facendolo conoscere sempre di più fuori dai nostri confini. Il prestigioso riconoscimento da parte dell’associazione ci conferma che la decisione di investire sulla cultura e sul sapere, sulla promozione della nostra storia e sull’ambiente, è quella giusta e ci spinge a continuare su questa strada.”
L’Assessora Valeria Romagna ha invece raccontato nella medesima intervista “eravamo certi che possedesse i requisiti per essere inserito tra i borghi più belli del nostro Paese. È un luogo in cui si respira la storia, un antico insediamento rurale a poca distanza dal capoluogo che conserva ancora tutte le sue caratteristiche. Se ce ne fosse bisogno, questo attestato ci ricorda che ne dobbiamo avere cura ed è quello che farà l’amministrazione”.
Il borgo senza rete per il turismo detox
Il piccolo borgo di Lollove, a pochi km da Nuoro, si posiziona nel tipico paesaggio dell’entroterra sardo e ha un nome simpatico che lo rende memorabile. Immerso nel verde, è abitato da solo una dozzina di persone distribuite tra le settanta casette in pietra dal design caratteristico.
Gli ultimi decenni Lollove, come molti altri borghi italiani, ha subito il fenomeno dello spopolamento rischiando di diventare uno dei tanti paesi fantasma. Chi ci abitava ha scelto di spostarsi in città per avere maggiori servizi ma proprio quelli che per molti sono stati considerati “disservizi” sono diventati in realtà un motivo di vanto, tanto da attirare quello che viene definito turismo detox.
L’idea è quella di promuovere lo slow tourism. Perché? A Lollove non c’è rete, questo significa che non è possibile navigare online tramite smartphone, tablet o PC. Un turismo lento a contatto con la natura, che permette di scoprire il territorio spaziando tra tradizione, storia, arte e piatti della tradizione. Proprio queste caratteristiche hanno favorito l’ingresso di Lollove tra i Borghi più Belli d’Italia. Mentre le persone sono sempre più connesse, nasce questa forma di turismo lento conosciuto appunto come “slow tourism” e promosso da associazioni specifiche. A parlare del proprio territorio è anche Simone Ciferni, presidente di Uniamoci Lollove che in una nota ufficiale raccolta da Agi ha dichiarato: “Collaboriamo per trasformare caratteristiche come lo spopolamento e l’assenza di segnale in elementi attrattivi per turisti alla ricerca di autenticità”.
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