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Matrimonio negato in Liguria agli sposi che arrivano da fuori

Il vescovo di Sanremo e Ventimiglia ha deciso di negare il matrimonio a una coppia di lombardi che voleva sposarsi presso la chiesa di Bordighera.

In Liguria un vescovo ha deciso di negare il matrimonio agli sposi che vogliono sposarsi fuori dalla loro parrocchia per rispettare la dimensione ecclesiale del sacramento. Sono sempre di più, infatti, le coppie che vogliono sposarsi fuori dal loro domicilio in località famose e blasonate. L’idea alla base del prelato è quella di fermare un fenomeno sempre più diffuso che porterebbe a svalutare la sacralità religiosa del rito.

Matrimoni in chiesa negati

Sul capo Sant’Ampelio, tra il Mar Tirreno e le Alpi Marittime, sorge la vivace cittadina di Bordighera famosa per i suoi paesaggi mozzafiato, la sua storia e il patrimonio gastronomico. Situata lungo la Riviera dei Fiori tra la città di Sanremo e la Costa Azzurra, Bordighera è una meta turistica che sin dall’Ottocento ha richiamato visitatori non solo dall’Italia ma anche dall’estero. Il clima e la bellezza del suo territorio, inoltre, hanno fatto sì che Bordighera diventasse anche una meta molto ambita per le coppie che si vogliono sposare proprio qui.

Sono sempre di più, infatti, gli innamorati che scelgono questa località ligure per coronare il loro amore. In quest’ottica l’amministrazione comunale di Bordighera ha reso accessibili per i riti civili alcuni luoghi suggestivi e di grande fascino della zona con l’intento di implementare il cosiddetto “wedding tourism”, ovvero il turismo legato ai matrimoni. Non sembra procedere in questa direzione, invece, il vescovo di Ventimiglia-Sanremo monsignor Antonio Suetta. Il prelato ha, infatti, negato le nozze ad una coppia lombarda che voleva sposarsi presso la chiesa di Sant’Ampelio nel territorio di Bordighera.

La piccola chiesetta in questione è un edificio religioso le cui origini risalgono all’XI secolo ed è stata intitolata a Sant’Ampelio, patrono cittadino.
La coppia che si è vista negare la richiesta di celebrare le nozze sarebbe di Monza e sarebbe molto legata a questa zona della Liguria tanto da voler suggellare qui il loro amore. Tuttavia, il vescovo ha negato il permesso, non importa se entrambi sono cattolici. L’idea di monsignor Antonio Suetta è quella che si devono evitare i matrimoni al di fuori della propria parrocchia, questo per rispettare la dimensione sacra del rito.

Le direttive della diocesi sui matrimoni

Se la coppia Monza volesse sposarsi a Bordighera, quindi, dovrebbe spostare la residenza in questo comune e dopo del tempo potrebbe pensare di richiedere di sposarsi nella chiesa da loro prescelta. Non è detto comunque che la loro richiesta venga accettata. Le regole in merito sembrano essere rigide anche per gli abitanti di Bordighera che devono fare richiesta di sposarsi nella loro parrocchia di appartenenza.
Il quotidiano ‘La Repubblica’ ha pubblicato un articolo sul caso e ha ripreso la direttiva della Diocesi entrata in vigore il 21 novembre 2021 che regolamenta proprio il luogo in cui si può svolgere il sacramento e le eventuali esenzioni o particolarità.

Su ‘La Repubblica’, quindi, si leggono le norme per il matrimonio: “Il luogo normale delle nozze è la comunità della parrocchia nella quale i fidanzati sono inseriti. Per validi motivi il matrimonio può essere derogato in altra parrocchia, ma deve essere quella che ha sede nel quartiere di residenza scelto dalla coppia dopo il matrimonio, oppure la chiesa di riferimento della zona in cui uno dei fidanzati ha vissuto, la parrocchia dove sono inseriti, o la chiesa di residenza della famiglia di origine”. Lo stesso regolamento vale anche per i Santuari riporta sempre ‘La Repubblica’ la direttiva della diocesi in merito: “La celebrazione del matrimonio è consentita solo ai fedeli residenti o nati nel Comune sede del Santuario”.