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Le cicogne bianche amano la Calabria: cosa sta succedendo nel 2024

Nel 2024, la Calabria registra un boom di nascite di rare cicogne bianche grazie agli sforzi della LIPU per favorire il ritorno di questa specie

Pubblicato:

Valentina Alfarano

Valentina Alfarano

Editor & Coach Letterario

Lavorare con le storie è la mia missione! Specializzata in storytelling di viaggi, lavoro come editor di narrativa e coach di scrittura creativa.

Boom di nascite nel 2024 di cicogne bianche in Calabria

La Calabria è diventata una delle mete preferite dalle cicogne bianche, un fenomeno sorprendente che si è intensificato nel 2024. Quest’anno, la regione ha visto la nascita di 95 nuovi esemplari, un aumento significativo rispetto ai 80 nati l’anno scorso. Questo incremento è il risultato di un impegno costante da parte della LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli), che dal 2003 ha lavorato instancabilmente per favorire il ritorno di questa specie sul territorio calabrese.

Le cicogne bianche in Calabria: un successo nel 2024

Nel 2003, la sezione LIPU di Rende ha lanciato il progetto “Cicogna bianca Calabria” con l’obiettivo di favorire il ritorno e la nidificazione della cicogna bianca (Ciconia ciconia) in Calabria. La cicogna bianca era scomparsa dal territorio italiano dal XVI secolo, ma un evento eccezionale ha segnato l’inizio di questo progetto: la prima nidificazione spontanea nel 2002 nell’area di Luzzi, vicino Cosenza.

Per attrarre le cicogne, sono stati installati nidi artificiali, piattaforme circolari in legno montate su pali e tralicci elettrici. Questo metodo, già in uso in altre parti d’Europa, è stato adottato anche in Calabria per creare un ambiente idoneo alla nidificazione. Le cicogne calabresi, ancora diffidenti nei confronti dell’uomo, hanno trovato in queste piattaforme un luogo sicuro per riprodursi.

Come ha spiegato Marco Gustin, Responsabile Specie e Ricerca della LIPU, a ‘La Repubblica, “L’installazione delle piattaforme si è rivelato un elemento fondamentale che ha permesso nel corso degli ultimi due decenni un aumento costante della specie in Calabria”.

Progetto di nidificazione delle cicogne bianche in Calabria

Nel 2024, 32 delle 37 coppie presenti nei tre principali areali riproduttivi – Piana di Sibari, Valle del Crati e Valle dell’Esaro – hanno portato a termine con successo la riproduzione. La Piana di Sibari ha registrato il maggior numero di coppie riproduttive, seguita dalla Valle del Crati e dalla Valle dell’Esaro.

Roberto Santopaolo, ideatore del progetto, ha dichiarato a ‘La Repubblica’ che questi “Sono risultati importanti e meritati, che arrivano a coronamento di una gran mole di lavoro iniziato dalla Lipu su questo territorio già molti anni fa”.

Le piattaforme nido non solo hanno facilitato la nidificazione, ma hanno anche contribuito a creare corridoi naturalistici tra le diverse aree di riproduzione. Questo approccio ha permesso di allargare gli areali di nidificazione e di aumentare le possibilità di sopravvivenza delle cicogne. Durante la migrazione primaverile, le piattaforme fungono da richiamo per le coppie di cicogne che attraversano il territorio calabrese.

Un altro aspetto fondamentale del progetto è stata la messa in sicurezza dei tralicci elettrici. L’isolamento dei cavi elettrici ha evitato il rischio di elettrocuzione per le cicogne, aumentando ulteriormente le loro possibilità di sopravvivenza.

Il ritorno della cicogna bianca in Calabria è un successo significativo per la biodiversità locale. Come ha affermato Santopaolo, “Dopo un’assenza di oltre 500 anni, finalmente una prima piccola popolazione di cicogna bianca ritorna nei cieli della Calabria”. Il fenomeno rappresenta un patrimonio e un valore aggiunto per la regione, che merita attenzione e rispetto da parte della comunità calabrese.

Il futuro della cicogna bianca in Calabria appare promettente grazie agli sforzi continui della LIPU e dei volontari. La speranza è che il numero di coppie e di nuovi nati continui a crescere, consolidando il ritorno di questa specie affascinante nei cieli della regione.

Il lavoro svolto finora è un esempio di come l’impegno e la dedizione possano portare a risultati tangibili nella conservazione della natura. La Calabria, con il suo paesaggio variegato e ricco di biodiversità, si conferma una terra capace di accogliere e proteggere specie che un tempo sembravano perdute per sempre.