La cascata di ghiaccio più a Sud d'Italia
Avventurandosi sul monte Serra delle Ciavole, una delle cime più alte della Calabria, si può ammirare una cascata di ghiaccio cha ha dell'incredibile
Durante i mesi invernali, con l’abbassarsi delle temperature e l’arrivo della neve, sul monte Serra delle Ciavole si assiste ad un fenomeno naturale singolare, che alcuni alpinisti hanno descritto come la cascata di ghiaccio più a Sud d’Italia. L’incredibile colata di acqua ghiacciata si può ammirare su una delle cime più alte della Calabria, al confine con la Basilicata. Non molti ne sono a conoscenza e, di fatto, se ne ha una testimonianza ufficiale nel racconto di un alpinista, pubblicato sul sito planetmountain.com.
Si scopre così che, nei mesi più rigidi, sul versante orientale del monte, che affaccia verso il mar Ionio e il Metapontino, si formi questa “anomala” cascata ghiacciata che taglia verticalmente la parete rocciosa, tra balze e cengie circondate da pini loricati.
“La base della parete NE (1800m circa) – si legge nel racconto dell’alpinista – poggia su un’infinità di montagnole e vallecole coperte completamente da fitti boschi di aceri, faggi e abeti, in una specie di foresta primitiva solcata da decine di ruscelli, uno dei quali è il Raganello”. E’ qui che si forma la cascata di ghiaccio probabilmente più a Sud d’Italia.
Serra delle Ciavole è la quarta delle cime principali del Massiccio del Pollino, cuore dell’omonimo Parco Nazionale, nell’Appennino meridionale. Insieme a Serra del Prete, Monte Pollino e Serra Dolcedorme, il monte domina la Piana di Sibari e la conca di Castrovillari.
Con i suoi 2131 metri, Serra delle Ciavole è caratterizzata da fenomeni di carsismo che ne modellano continuamente l’aspetto. Il monte prende il nome dalla taccola, un corvide che nel dialetto calabrese è detto “ciavola”.
Per raggiungerlo e poter così ammirare l’incredibile cascata di ghiaccio, visibile in questi giorni, si può partire dal Colle dell’Impiso, situato sotto il Monte Serra del Prete, a 1573 metri sul livello del mare. Tutto intorno, è possibile ammirare le grotte che caratterizzano il territorio, come quella del Romito, nella quale sono stati rinvenuti graffiti risalenti al Paleolitico, e canyon spettacolari come le famose Gole del Raganello, che si estendono per 17 km.
Caratteristici del Massiccio del Pollino sono gli inghiottitoi, tra cui i più rinomati sono quelli dell’altopiano denominato Piano Ruggio (1.500 – 1.600 metri), luogo ideale per brevi escursioni, oltre che per lo sci di fondo.
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