Le cattedrali gotiche italiane che il mondo ci invidia
Il fascino di un'architettura suggestiva, imponente e affascinante: ecco alcune tra le cattedrali gotiche più belle da visitare in Italia
Le cattedrali gotiche presentano caratteristiche peculiari e immediatamente riconoscibili a seconda della città e della regione in cui sorgono: infatti gli stili architettonici presentano tratti distintivi da zona a zona e, inoltre, il gotico italiano si distingue dalla tipica architettura francese e del resto d’Europa.
Infatti nel nostro Paese questo stile architettonico è stato adottato con peculiarità uniche e molto differenti. In particolare gli edifici non hanno quello slancio verticale così caratteristico del gotico internazionale: ciò si nota in modo particolare nelle cattedrali e negli edifici di culto, che si distinguono per fondere elementi gotici come gli archi a sesto acuto e i rosoni in strutture ancora influenzate dallo stile romanico. Inoltre non sono presenti grandi vetrate.
Una delle cattedrali gotiche più belle in Italia è quella di Orvieto: la sua costruzione fu iniziata nel 1290 così da avere un luogo degno per ospitare il Corporale del Miracolo di Bolsena. Per questo motivo è particolarmente ricca ed elaborata, tanto da essere considerata il capolavoro dell’arte gotica in Italia centrale.
Molto interessante è la facciata a cui lavorarono nel corso del tempo più di 20 artisti: infatti il cantiere fu chiuso solo a inizio Cinquecento. Dedicata a Santa Maria Assunta, è però un monumento armonico e unitario, caratterizzato da un notevole equilibrio stilistico.
Un’altra delle cattedrali gotiche più notevoli e famose è senza dubbio quella di Santa Maria del Fiore, forse più nota come il Duomo di Firenze. Infatti non solo è l’edificio simbolo del capoluogo toscano, ma è anche la terza chiesa più grande del mondo.
La sua costruzione sui resti della precedente cattedrale di Firenze, iniziò nel 1296 per ordine della Signoria: i lavori furono più volte interrotti e ripresi tanto che la cattedrale fu terminata solo nel 1436 con la realizzazione della cupola del Brunelleschi. La chiesa fu consacrata il 24 marzo di quell’anno da papa Eugenio IV. Tra gli architetti che supervisionarono i lavori vi furono Arnolfo di Cambio, Francesco Talenti e Giotto.
Consacrata a Santa Maria del Fiore nel 1412, la cattedrale ha una pianta a basilica divisa in tre navate: può contenere 30.000 persone grazie anche all’enorme rotonda interna sopra la quale si erge la cupola del Brunelleschi. Larga 43 metri si sviluppa a partire da un’altezza di 60 metri: sulla sua sommità si trova una lanterna in marmo alla cui base (a 91 metri di altezza) si apre una terrazza panoramica da cui si gode una vista mozzafiato su tutta la città.
La facciata di Santa Maria del Fiore fu rifatta nel 1887 in stile neogotico impiegando marmi policromi. Un’altra particolarità della chiesa gotica si trova all’interno: si tratta della superficie più grande mai affrescata in quanto si estende per ben 3.600 metri quadrati.
L’edificio si distingue tra gli altri edifici di culto italiani per le dimensioni monumentali e per avere una struttura unitaria, sottolineata dal fatto che sono stati usati solo pochi materiali, cioè il marmo rosso di Maremma, quello verde di Prato, quello bianco di Carrara e il cotto per le tegole. Inoltre ogni parte dell’edificio si caratterizza per peculiarità stilistiche uniche a causa del lungo periodo di tempo in cui si svolsero i lavori.
Terza e ultima cattedrale che prendiamo in considerazione in questo articolo è quella dedicata a Santa Maria Assunta a Siena, una delle chiese gotiche più suggestive d’Italia, costruita su edifici preesistenti a partire dalla prima metà del XII secolo.
Soltanto nel Duecento la chiesa fu trasformata in basilica, ma il cantiere fu chiuso solo a fine Trecento: in origine la facciata principale era orientata in direzione dell’ospedale di Santa Maria della Scala, verso ovest. Con la croce la cattedrale aveva un’altezza di 48 metri e nel 1284 fu posata la prima pietra della facciata; il campanile di 77 metri fu completato invece nel 1313, quattro anni prima della facciata.
Appena finiti i lavori, cominciarono gli interventi per ampliare la cattedrale: infatti il Consiglio di Siena decise di emulare la monumentale cattedrale di Firenze. La peste del 1348 mise fine a questo sogno, le cui tracce sono ancora visibili nella facciata incompiuta, chiamata amichevolmente facciatone.
La cattedrale è a pianta latina divisa in tre navate: la cupola sorge all’incrocio dei bracci. L’edificio è sopraelevato e vi si accede attraverso una piattaforma di gradini; la facciata in marmo bianco è decorata con serpentino di Prato e rosso di Siena.
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