Cosa ci faceva un lama a passeggio su corso Italia a Genova
Un lama tra ciclisti e pedoni sul lungomare di Genova: la breve fuga di Pino dal Circo Madagascar, le accuse del circo e le repliche degli animalisti
Un lama a passeggio sul lungomare di Genova, di domenica mattina: è successo il 23 aprile 2023, quando tra pedoni, atleti e ciclisti che si trovavano su corso Italia ha fatto la sua comparsa Pino, un esemplare di lama del Circo Madagascar di Maya Orfei.
Pino è fuggito dalle scuderie del Circo verso le 9 del mattino, per essere catturato poco dopo tra lo stupore dei passanti: secondo quanto dichiarato dal Circo Madagascar, l’animale sarebbe fuggito a causa di un’azione degli animalisti, che negano ogni coinvolgimento nella vicenda e invitano le autorità di fare luce sull’accaduto.
Un lama a passeggio a Genova: cosa è successo
Pochi giorni dopo l’arrivo delle velelle che hanno colorato di blu le spiagge della costa di Levante, la città di Genova si trova a fare i conti con un altro avvistamento curioso. Pino il lama è scappato dal Circo Madagascar di Maya Orfei intorno alle 9 di mattina: ha attraversato il quartiere Foce e ha proseguito la sua passeggiata sul lungomare di Genova, tra ciclisti e pedoni della domenica mattina.
La fuga dell’animale, che merita un posto d’onore nella lista degli avvistamenti più inusuali in Italia, è durata ben poco: Pino è stato catturato dagli operatori del circo, supportati dai carabinieri del nucleo radiomobile di Genova, ed è tornato a casa sano e salvo. È lo stesso circo a raccontare l’avvenuto via social, con un lungo post su Facebook in cui si fornisce una precisa ricostruzione della vicenda.
“Gli animali del circo non scappano”, scrive il Circo Madagascar, poiché “ci sono una serie di barriere e cancelli” che soltanto un umano può aprire intenzionalmente. Secondo il circo, Pino non è fuggito per caso: i responsabili parlano apertamente di un gruppo di persone che si sarebbero “intrufolate tra le scuderie del circo” per aprire le gabbie degli animali.
Genova, lama fuggito: le parole del Circo Madagascar
Sarebbero stati gli animalisti a provocare la fuga del lama avvistato in Corso Italia: “Hanno aperto tutti i cancelli e protezioni delle scuderie invitando gli animali (Zebre, Lama, Pony, Cavalli) ad uscire dai recinti”, si legge nel post del Circo Madagascar in cui si ricostruisce l’accaduto.
“Fortunatamente solo il lama Pino si è allontanato”, continua il circo, “mentre tutti e gli altri 30 animali sono rimasti a passeggiare all’interno del circo aspettando che venissero riportati nelle proprie scuderie e recinti”.
Pino si sarebbe allontanato spaventato dalle grida degli animalisti, e la sua fuga avrebbe potuto provocare un incidente: “Il lama è un animale dolce ed affettuoso”, spiega il circo, “ma se spaventato (così come lo era) poteva mettersi a correre sulla strada e provocare un incidente stradale”.
Lama scappato dal circo: la replica degli animalisti
Le associazioni animaliste, presenti con un sit-in all’inaugurazione della tappa genovese del Circo di Maya Orfei, hanno subito risposto alle accuse avanzate dal circo con una nota stampa congiunta delle associazioni GAIA Animali e Ambiente, Animalisti Genovesi e LAV – molto impegnata anche sul fronte della vicenda di JJ4 in Trentino.
Le associazioni animaliste replicano alle accuse: “Di casi di fuga da parte di animali dai serragli dei circhi sono piene le cronache di questi anni in tutta Italia”, si legge nel post di Animalisti Genovesi, e “nessuno ha mai accusato gli animalisti”. Quelle del Circo Madagascar, continua la nota, “sono quindi dichiarazioni gravi che andranno comprovate”.
Chiedendo con forza che vengano chiarite le responsabilità sulla fuga del lama Pino dal Circo Madagascar, le associazioni rinnovano l’appello al Comune di Genova ad “ospitare esclusivamente strutture di arte circense senza animali”, attuando un ordine del giorno recentemente approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale.
“Sarebbe un esempio di civiltà per la città che si porrebbe all’avanguardia anticipando la legge nazionale che vieterà l’uso di animali nei circhi, già approvata lo scorso anno ma che attende i tempi lunghi dei decreti attuativi per entrare pienamente in vigore”, concludono le associazioni.
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