La scuola dei muretti a secco del Trentino trasforma i sassi in opere d'arte
Cresce nella penisola la richiesta di partecipazione a corsi che insegnano la salvaguardia dei muretti a secco, piccoli capolavori di pietra
I muri di pietra a secco, capolavori d’edilizia diffusi in tutto il mondo, sono la testimonianza concreta della caparbietà dell’uomo. Declivi scoscesi, colline sinuose e aree costiere sono state dominate dall’azione di chi, con certosina pazienza, è riuscito a ricavare terreno coltivabile anche nelle zone più impervie. Tutto reso possibile dai terrazzamenti, piccoli miracoli di ingegneria, meraviglie d’edilizia, che consentono la coltivazione delle eccellenze italiane, come la vite e l’olivo, anche lì dove la natura ne aveva precluso la piantagione.
Per un lungo periodo le caratteristiche opere architettoniche, che hanno donato al paesaggio italiano un fascino unico, sono state relegate nel dimenticatoio e abbandonate a un inevitabile declino, oggi invece sono simboli di orgoglio e consapevolezza, riscoperte e tutelate come opere d’arte di pietra.
Negli ultimi anni si è riscontrato un virtuoso cambio di tendenza finalizzato al recupero e alla valorizzazione dei muretti. I terrazzamenti da riconquistare sono tanti, ma scarseggiano persone competenti che sappiano effettuare la manutenzione o che abbiano le competenze per costruire da zero le mura costruite a secco o appoggiate sulla roccia viva.
Ma qualcosa in Italia si muove e l’interesse per queste affascinanti costruzioni cresce tra i giovani, che hanno voglia di riscoprire le tecniche per preservare opere profondamente legate al territorio. In Trentino esistono artigiani certificati, esperti nella costruzione di muri a secco, formatisi alla prima scuola trentina della Pietra a Secco, presso l’Enaip di Villazzano, in provincia di Trento, dove si impara a diventare “maestro di muri e pavimento di pietra”. Un’accademia del terrazzamento che ha già diplomato 18 artigiani specializzati, custodi dei mosaici di sassi e tradizione. Un virtuoso istituto che ha convinto anche il Veneto, presso Canal di Brenta, in provincia di Vicenza, a dar vita una scuola simile, che insegni l’importanza della tutela del paesaggio.
Esempio seguito anche dalla Sezione Italiana Alleanza: curata da Donatella Murtas e dall’ associazione IBO Italia Onlus: con responsabile Sabina Marchetti che insegnano ai ragazzi il valore dei paesaggi terrazzati.
Apprendimento delle metodologie di posa, scelta delle pietre migliori, tecniche di manutenzione, sono solo alcuni degli aspetti oggetto di studio dai novelli esperti di edilizia tradizionale.
Di parracine, fasce, gradoni o ronchi, nomi regionali che testimoniano la diffusione capillare in tutta la penisola delle coltivazioni a terrazza, ne è piena l’Italia. Il rinnovato interesse per i muretti a secco da parte del nostro paese è testimoniato anche dalla scelta di Venezia e Padova come sede del terzo incontro mondiale per i paesaggi terrazzati tenutosi lo scorso ottobre in Italia e anticipato da una tre giorni di conferenze realizzate in collaborazione con il Pida e il C.A.I. sull’isola d’Ischia e la Costiera Amalfitana. Conferenza che ha riunito i massimi esperti mondiali sul tema in appassionanti discussioni sul recupero e l’importanza antropologica dei bellissimi manufatti.
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