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La mulattiera dalle 52 gallerie: così bella da essere fatale

Il percorso costruito durante la Prima Guerra Mondiale è un luogo capace di togliere il fiato, ma anche la vita.

È considerata una delle strade più pericolose al mondo, ma anche una delle più affascinanti per bellezza del panorama. Ha un nome evocativo: si chiama “la Strada delle 52 gallerie” e tra stretti e a angusti tornanti raggiunge il massiccio del Pasubio, vetta che domina dall’alto le province di Vicenza e Trento. Da queste alture è possibile cogliere con lo sguardo guglie, profonde gole e pareti rocciose ripidissime, che invogliano gli scalatori alla ricerca di nuove sfide all’arrampicata. La bella vetta ha però un triste primato. Secondo il rapporto sulla sicurezza stradale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità la strada è piena di insidie, anche mortali.  Talmente pericolosa che percorrerla in bici è vietato, una decisione resa necessaria dopo i numerosi incidenti fatali capitati agli amanti delle escursioni in bici.

«Ha dei panorami incredibili – riferisce il magazine “Driving Experiences” che ha rilanciato la notizia – ma presenta condizioni di percorrenza davvero difficili. È facile distrarsi, e le possibilità di precipitare negli ingannevoli tornanti è un rischio concreto».

La pericolosa strada, piena di innegabile fascino, è una mulattiera della Prima Guerra Mondiale, utilizzata dai soldati italiani contro l’esercito austriaco. Fu scavata, per lo più a mano, sul versante sud del monte, per ottenere una via di comunicazione ben al riparo dall’artiglieria del nemico.

Buona parte del percorso, che raggiunge i 6 chilometri e mezzo di lunghezza, è costellata da gallerie scavate nella roccia, ne sono 52, come suggerisce il nome, frutto del duro lavoro di soldati impegnati sul fronte di guerra nel 1917.
La strada, oggi meta prediletta degli amanti del trekking, fu di grande importanza strategica per l’esercito italiano, permetteva di rifornire di viveri e munizioni le prime file impegnate negli scontri a fuoco, una comoda e funzionale alternativa alla ben più esposta e pericolosa rotabile degli Scarubbi, percorribile anche da mezzi motorizzati ma molto più esposta al fuoco nemico.Realizzata in poco meno di un anno, la mulattiera è l’orgoglio del genio militare.

Oggi, a distanza di un secolo dal suo originale utilizzo, è raggiunta dagli appassionati di panorami montanari, dotati di una buona dose di coraggio. La strada, particolarmente pericolosa per i numerosi punti ostici dove si rischia seriamente la vita, è considerata estremamente rischiosa, al pari dei percorsi della morte che costeggiano, senza alcuna protezione, la cordigliera delle Ande o come le gelide strade della Siberia, vere trappole di ghiaccio. 

Un meta prediletta per chi ama, oltre ai bei panorami, anche quel tremito che solo il rischio estremo sa donare ai più indomiti degli esploratori.

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