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La cucina italiana non esiste: lo dice prof Barbero

Il professor Alessandro Barbero ha fatto una riflessione sul fatto che in Italia sembra non esistere una vera e propria cucina italiana nazionale

Pubblicato:

Martina Bressan

Martina Bressan

SEO copywriter e Web Content Editor

Appassionata di viaggi, di trail running e di yoga, ama scoprire nuovi posti e nuove culture. Curiosa, determinata e intraprendente adora leggere ma soprattutto scrivere.

Le parole del prof Barbero sulla cucina

La cucina italiana è rinomata a livello mondiale per i suoi piatti iconici come la pizza, la pasta e il tiramisù ed è un simbolo dell’Italia e della sua cultura. Secondo lo storico Alessandro Barbero, però, la cucina italiana non esiste realmente in una forma nazionale. Il professore citando anche lo storico dell’alimentazione Massimo Montanari ha svolto un‘interessante riflessione su cosa significhi davvero “cucina italiana”. Barbero, infatti, parla di un contesto che vede forti tradizioni locali e molte variazioni regionali.

Il pensiero del prof Barbero sulla cucina italiana

In una recente intervista il professore Alessandro Barbero ha affermato che non esiste una vera e propria cucina nazionale italiana, suscitando diverse discussioni. Barbero ha sottolineato come la cucina italiana sia in realtà composta da una miriade di cucine locali e regionali, molto diverse tra loro, e che l’unica vera cucina “nazionale” si trovi fra gli italo-americani. Le sue parole in merito sono state riportate da ‘Gambero Rosso’: “Una cucina nazionale italiana non esiste, esiste solo fra gli italo americani i quali mangiano spaghetti with meatballs e gli americani credono che quella sia la cucina italiana. La nostra cucina è un insieme di innumerevoli cucine.” Nonostante, quindi, la cucina italiana si sia candidata anche a Patrimonio Unesco, secondo lo storico non esiste una tradizione culinaria unica e nazionale. Al contrario, ci sono numerose tradizioni locali che non possono essere facilmente ridotte a una cucina nazionale.

Una dichiarazione che, seppur con un significato diverso, era stata pronunciata anche dallo chef Antonino Cannavacciuolo. Barbero ha citato lo storico dell’alimentazione Massimo Montanari, che sostiene che nemmeno il concetto di “cucine regionali” sia valido. Spesso, infatti, le tradizioni gastronomiche non seguono i confini amministrativi delle regioni, come nel caso della Lombardia o dell’Emilia-Romagna, dove le diversità all’interno delle stesse regioni sono così importanti che non ha senso parlare di un’unica cucina regionale. Diverso è, invece, per la Sicilia che ha un’identità culinaria molto forte. Sempre su ‘Gambero Rosso’ si leggono le sue dichiarazioni sul tema: “Massimo Montanari sostiene che non sono definibili nemmeno come cucine regionali io credo che abbia ragione, salvo che il concetto stesso di regione è confuso. Perché le nostre regioni amministrative in qualche caso corrispondono effettivamente a dei tratti culturali e dialettali abbastanza precisi. La Sicilia è fatta di tante realtà locali, però è difficile negare che esista una cucina siciliana, per il Piemonte si può dire abbastanza la stessa cosa, mentre invece regioni come la Lombardia o l’Emilia-Romagna hanno da questo punto di vista molto meno logica.”

Sul fatto che la cucina italiana non esiste si era espresso tempo fa anche il Financial Times riprendendo alcuni studi condotti dal Professor Alberto Grandi, presidente del corso di laurea in Economia e management all’Università di Parma. Il Financial Times in un articolo aveva affermato che molti piatti della nostra cucina, come il Parmigiano e la Carbonara, hanno in realtà origini americane. Una dichiarazione che aveva sollevato non poche polemiche.

Chi è Alessandro Barbero

Il professor Alessandro Barbero è uno degli storici italiani più famosi, noto per la sua vasta attività accademica e mediatica. Nato a Torino nel 1959, Barbero si è specializzato in storia medievale e ha insegnato presso diverse università italiane, tra cui l’Università del Piemonte Orientale. Oltre alla sua carriera accademica e quella di scrittore, Barbero è noto per le sue frequenti apparizioni in programmi televisivi tra i quali spicca Superquark. Lo studioso, infatti, ha la capacità di rendere accessibile la storia al grande pubblico con un linguaggio semplice e coinvolgente.

Le parole di Alessandro Barbero sulla cucina italiana sono state pronunciate a latere della sua partecipazione al festival gastronomico “Baccanale” di Imola. In questa occasione insieme al suo collega e famoso storico dell’alimentazione Massimo Montanari, Barbero ha affrontato una conferenza intitolata “Alimentazione e società nel Medioevo”. I due esperti hanno spiegato che mentre ora cibo e cucina ha un ruolo davvero importante nella nostra vita, le fonti medievali su questo tema non sono così ricche.