La classifica delle città più rumorose d'Italia
L'inquinamento acustico delle grandi metropoli è un problema rilevante, specie negli ultimi anni. Ecco alcune tra le città più rumorose d'Italia
In occasione dell’European Mobility Week, evento dedicato alla mobilità sostenibile di qualche settimana fa, Amplifon, la nota azienda produttrice di apparecchi acustici, ha commissionato una ricerca per valutare il livello di decibel nelle strade di 20 città italiane.
E cosa si è ottenuto? La conferma che in Italia ci sono le città più rumorose di tutta Europa, con i picchi di decibel registrati a Palermo, Firenze, Torino, Milano, Roma, Bologna e Napoli. Questo non è certo un bene dato che vivere in zone in cui si supera la soglia di decibel consentiti provoca nervosismi, disturbi di sonno e mal di testo. Ecco la classifica delle cinque città italiane più rumorose.
Quinta classificata: Roma
Roma, che ci si trovi in centro o nella sua periferia, è sicuramente una città molto chiassosa. I decibel che in media vengono emessi nell’arco dell’intera giornata sfiorano, in base a recenti dati, il numero di 86, proprio sopra la soglia di guardia che è stata fissata recentemente sugli 85 dB.
Sembra strano, eppure la rumorosità maggiore, a Roma come in altre città italiane, si avverte maggiormente attorno ai luoghi dove, invece, dovrebbe regnare la tranquillità, come vicino agli ospedali. Le zone del San Camillo, del Policlinico e dell’European Hospital sono tra le più rumorose in assoluto.
Come, poi, avviene in tutte le grandi città, i luoghi della movida notturna contribuiscono non poco all’innalzamento dei livelli di dB registrati durante l’arco della giornata. Negli ingorghi, tipici di Roma, l’inquinamento acustico, e quindi i rumori, sono al massimo della loro espressione.
Sembra, infatti, che una percentuale superiore al 30% delle strade di Roma sia quotidianamente vittima del caos. La via Tiburtina è al primo posto: è qui, che nelle ore di punta, tra motori, clacson e allarmi la rumorosità romana raggiunge il suo picco.
Quarta classificata: Milano
Milano ha una rumorosità che è stata calcolata essere pari a 86,4 decibel. Anche il capoluogo lombardo si pone al di sopra di quelli che sono i valori di guardia che si raccomanda di non oltrepassare. Il fragore maggiore si riscontra in pieno centro, specialmente in corrispondenza di Viale Lunigiana, lungo quasi 800 metri. Stesso discorso, comunque, per altre arterie della città come via Porpora o via Pontaccio.
Le zone rosse, ovvero quelle in cui a Milano i livelli di rumorosità superano quelli che vengono definiti accettabili seppur pesanti, sono oltre 100 in tutta la città. Per tutte queste zone, o meglio specialmente per queste, vengono ogni anno pensate diverse misure per contenere il rumore e, di conseguenza, l’inquinamento acustico. A questo scopo la città viene divisa in zone con tolleranza compresa tra 40 e 70 dB.
Terza classificata: Torino
A Torino la zona della movida notturna è sicuramente quella in cui si fanno registrare i massimi livelli di rumorosità. I dB medi registrati si attestano su un valore di 86,8. Da recenti indagini, infatti, non appare nemmeno strano come il 33% dei torinesi che abitano in queste particolari zone della città vorrebbe cambiare addirittura casa molto volentieri, benché la situazione nella periferia si sia dimostrata solo leggermente migliore ma sempre al di sopra dei livelli di guardia.
A livello di caos generato da motori e clacson la via più a rischio di Torino è la conosciutissima via Francesco Signa, con i confinanti Corso Novara e Viale Regina Margherita. Sono zone, queste, in cui quotidianamente si creano ingorghi che possono raggiungere facilmente il chilometro, per cui l’inquinamento e la rumorosità di Torino salgono proprio alle stelle con un congestionamento medio che sfiora facilmente il 22%.
Seconda classificata: Firenze
A Firenze i livelli di rumorosità sono recentemente stati misurati e si aggirano sempre attorno alla soglia di 88,6 dB. Si tratta di un valore davvero molto elevato e per nulla invidiabile, per il quale il Comune pensa periodicamente a diverse soluzioni senza che, però, il problema accenni a diminuire drasticamente. Le zone maggiormente soggette a problemi sono, anche nel caso di Firenze, quelle vicine agli ospedali e le maggiori arterie della città.
In particolare, ci si può riferire indubbiamente al tratto di strada che porta da Lastra a Signa. Questa è tra le strade fiorentine quella che può indossare la maglia di più trafficata in assoluto. Seguono, a breve distanza, altre arterie di fondamentale importanza e percorse, quotidianamente, da migliaia di veicoli come Viale Guidoni o Viale Matteotti. Da non dimenticare il caos che si crea nelle zone della movida, ovvero quelle in cui locali, discoteche e giovani riuniti all’aperto contribuiscono non di poco all’innalzamento dei decibel registrati.
La città più rumorosa: Palermo
Palermo ha recentemente ricevuto la nomination poco invidiabile di città più rumorosa d’Italia. I livelli registrati nel capoluogo siciliano, infatti, superano i 92 dB, assestandosi al valore di 92,6. Questo significa che a Palermo la rumorosità, ben oltre la soglia consentita e tollerata, supera addirittura il valore di 90 dB che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha fissato come molto dannoso per l’udito, in quanto a lungo andare può portare seri problemi che possono arrivare anche alla sordità (parziale o, addirittura, totale).
Il Foro Italico è sicuramente tra le zone più rumorose e trafficate di Palermo. Seguono, a ruota, altre importanti arterie palermitane come Corso Calatafimi o la centralissima Piazza Indipendenza. Sembra infine che una delle zone più rumorose sia quella in corrispondenza dell’Ospedale dei Bambini.
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