L'Isola di Sant'Erasmo, detta anche "l'orto di Venezia": un'oasi di pace lontana dal caos
Poco distante da Venezia, quest'isola è famosa per i bellissimi paesaggi e le bontà gastronomiche qui coltivate
Non solo Venezia: la Laguna ospita molte altre isole ricche di fascino ed attrattive. Tra queste, c’è anche Sant’Erasmo, una piccola oasi di pace e tranquillità.
Con poco più di 700 abitanti, l’isola rappresenta il luogo ideale per godersi lunghe passeggiate o qualche ora di relax al mare, immersi nel verde e nel silenzio. Non mancano tuttavia anche dei luoghi di interesse storico, alcuni dei quali risalgono addirittura al XV secolo: Sant’Erasmo era infatti già nota all’epoca dei Romani per la sua posizione strategica. Abbandonata per alcuni secoli, è poi tornata ad avere un ruolo centrale nell’epoca della Serenissima, quando fu valorizzata la fertilità delle sue terre.
Meritano sicuramente una visita la Torre Massimiliana, edificata alla seconda metà del XIX secolo. Voluta dall’arciduca Massimiliano d’Austria, questa struttura è rimasta l’unico esempio, per tipologia architettonica, ancora esistente in Italia. Attualmente ospita anche mostre d’arte e di fotografia ed eventi culturali. Altrettanto suggestiva è la Chiesa del Cristo Re. Riedificato sull’antica chiesa dei Santi Martiri Erme ed Erasmo del 792, l’edificio fu progettato da Brenno Del Giudice ed è a tre navate. Al suo interno è presente anche una versione del “martirio di Sant’Erasmo” realizzata da un allievo del Tintoretto.
A rendere celebre l’isola di Sant’Erasmo sono comunque anche gli eccellenti prodotti gastronomici coltivati nei suoi confini. Su tutti, il carciofo violetto, una specialità seminata solo su questa isola e nelle vicine Mazzorbo, Vignole e Malamocco. Particolarmente gustose sono le castraure, ovvero il frutto apicale della pianta di carciofo che viene tagliato per permettere lo sviluppo di altri 18-20 carciofi laterali. Le castraure sono famose per il loro gusto particolare, leggermente amarognolo ma estremamente gustoso.
Molto apprezzato anche il vino prodotto sull’isola, soprattutto quello tratto da uve bianche. A tal proposito, la prima o seconda settimana di ottobre, viene celebrata la festa del mosto, che attira moltissimi turisti. Infine sono prodotti a Sant’Erasmo anche diverse varietà di miele, incluso quello balsamico di barena.
Insomma, se state programmando una visita nella Laguna e dopo aver visitato Venezia siete alla ricerca di un luogo più calmo in cui godervi un po’ di meritato riposo e di buona cucina, Sant’Erasmo farà al caso vostro.
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