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L'incredibile storia dell'Isola delle Rose al largo di Rimini

L'incredibile storia dell'Isola delle Rose, costruita in mezzo al mare Adriatico al largo delle coste di Rimini dall'ingegnere bolognese Giorgio Rosa

L'incredibile storia dell'Isola delle Rose al largo di Rimini

L’incredibile storia dell’Isola delle Rose è la storia del sogno visionario di un ingegnere bolognese, che ha trasformato un’utopia in realtà, anche se per soli 55 giorni, attirando l’attenzione del governo italiano e non solo. Si tratta di una storia molto particolare e poco conosciuta in Italia, riportata all’attenzione del grande pubblico grazie a un nuovo film targato Netflix, diretto dal regista Sidney Sibilia (già dietro la macchina da presa per la trilogia di “Smetto quando voglio”) e con protagonista l’attore Elio Germano.

Il film disponibile dal 9 dicembre è stato presentato così da Netflix: “Se non conoscete Giorgio Rosa, rimediamo subito: è un ingegnere che nel 1968 ha costruito un’isola in mezzo al mare e l’ha dichiarata indipendente, sfidando lo stato italiano”.

La storia dell’Isola delle Rose

L’Isola delle Rose era una piattaforma artificiale di 400 metri quadrati, costruita dall’ingegnere bolognese Giorgio Rosa nel mare Adriatico, a 11,612 km al largo delle coste di Rimini e 500 metri al di fuori delle acque territoriali italiane.

Il 1º maggio 1968 l’Isola delle Rose (il cui nome ufficiale era Repubblica Esperantista dell’Isola delle Rose) si autoproclamò “Stato indipendente“. L’idea era proprio quella di dare vita ad uno stato senza regole, dove i suoi abitanti potessero vivere accomunati dall’unico grande valore della libertà.
Di fatto, però, fu una micronazione, mai formalmente riconosciuta da alcun Paese del mondo come nazione indipendente.

L’Isola delle Rose adottò come propria lingua ufficiale l’esperanto, proprio per sancire in maniera netta la propria sovranità e indipendenza dalla Repubblica Italiana e per ribadire anche il carattere internazionale della nuova Repubblica. Lo stemma era composto da tre rose rosse, con gambo verde fogliato, raccolte sul campo bianco di uno scudo sannitico. L’Isola delle Rose si era data anche un governo, formato da una Presidenza del Consiglio dei Dipartimenti e da cinque diversi dipartimenti, suddivisi in divisioni e uffici.

L’Isola delle Rose fu occupata dalle forze di polizia italiane il 26 giugno 1968 e fu sottoposta a blocco navale. Nel febbraio 1969 fu poi demolita.

Dove si trovava l’Isola delle Rose

La piattaforma dell’Isola delle Rose sorse 11,612 km al largo della costa italiana, in prossimità di Torre Pedrera, nel comune di Rimini, a 500 metri al di fuori delle acque territoriali italiane. L’Isola delle Rose confinava con acque internazionali, a eccezione del lato sud-ovest, dove avevano invece limite le acque territoriali italiane nel Mar Adriatico. La superficie dell’Isola delle Rose era di 400 metri quadrati, mentre quella delle sue “acque territoriali” era pari a 62,54 km².