Il Guardian celebra i tesori "nascosti" di Roma da scoprire
Il Guardian ha celebrato i tesori "nascosti" di Roma, citando i luoghi della Capitale che spesso restano al di fuori dei soliti circuiti turistici
Il Guardian ha dedicato un articolo a Roma, esaltando i tesori “nascosti” della Capitale: monumenti e luoghi che spesso sono lontani dai riflettori del turismo di massa ma custodiscono secoli di storia e bellezza della Città eterna.
I tesori “nascosti” di Roma celebrati dal Guardian
In un momento storico in cui si parla tanto del fenomeno dell’overtourism, il Guardian ha ricordato le parole di James Joyce, celebre scrittore irlandese che visse per qualche anno a Roma, dove trovò poco sta impiegato di Banca, soggiornando in via Frattina 52 insieme al figlio Giorgio.
Joyce, in una lettera indirizzata al fratello, individuò nel turismo il nemico pubblico numero uno di Roma, paragonando la città a un uomo che si manteneva “mostrando ai viaggiatori il cadavere di sua nonna”.
Giudizi di Joyce a parte, nell’articolo del quotidiano britannico si conviene che nonostante i turisti, a Roma non mancano di certo i luoghi dove poter trascorrere momenti di tranquillità e silenzio, come i giardini dell’Orto Botanico, struttura che dipende dal Dipartimento di Biologia Ambientale dell’Università Sapienza di Roma, eletta una delle migliori università d’Italia del 2025.
Situato alle pendici del Gianicolo, nell’antico parco di villa Corsini, l’Orto Botanico (nell’immagine di copertina) ospita oltre 3.000 specie vegetali, si estende per 12 ettari e l’irrigazione e alcuni ruscelli dotati di colture acquatiche sono alimentati dal soprastante acquedotto dell’Acqua Paola.
A due passi dall’Orto Botanico c’è un altro tesoro “segreto” di Roma: la Chiesa di San Pietro in Montorio, da cui si gode di una spettacolare vista panoramica sulle cupole e sui campanili della Città eterna. Il Guardian consiglia anche di visitare la Centrale Montemartini, ex centrale termoelettrica nel quartiere Ostiense dismessa e adibita a museo come sezione distaccata dei Musei Capitolini.
I nuovi spazi museali vennero inaugurati nel 1997 con la mostra intitolata “Macchine e dei, richiamo all’audace”, un accostamento tra l’archeologia classica e l’archeologia industriale.
Il cimitero dei poeti e la Basilica di Santa Maria Maggiore
Meta “spirituale” quella del cimitero acattolico di Roma, già cimitero degli inglesi o dei protestaniti, conosciuto come cimitero degli artisti e dei poeti: si trova nel rione Testaccio, vicino a Port San Paolo e al lato della Piramide Cestia.
Come si evince del nome ufficiale, il Cimitero acattolico di Roma è destinato all’estremo riposo dei non cattolici, senza distinzione di nazionalità ma essenzialmente stranieri. Da qualche anno a questa parte è molto raro che si aggiungano nuove sepolture, a causa di limiti di spazio: a ricevere la concessione tra gli italiani si segnalano Antonio Gramsci, in quanto ateo e marito di una donna russa, lo scrittore e poeta Dario Bellezza e gli scrittori Carlo Emilio Gadda e Luce d’Eramo.
Tra i tesori “nascosti” di Roma citati dal Guardian troviamo Palazzo Altemps: si tratta di un edificio storico che sorge nel rione Ponte in piazza sant’Apollinare, a poche decine di metri da piazza Navona; dal 1982 è patrimonio dello Stato e ospita una delle quattro sedi del Museo nazionale romano, indicato dal quotidiano britannico come il “museo meglio organizzato di Roma”. E per finire nell’elenco del Guardian c’è anche la Basilica di Santa Maria Maggiore, sede di una delle Porte Sante aperte per il Giubileo.
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