Battuto all'asta il tartufo più caro di sempre a Grinzane Cavour
Battuto all'asta il tartufo bianco più caro della storia: ad aggiudicarselo un imprenditore di Hong Kong che ha sborsato la cifra record 184 mila euro
A Grinzane Cavour è stato battuto all’asta il tartufo più caro della storia per la cifra record di 184 mila euro. Ad aggiudicarsi il lotto finale nell’asta andata in scena presso il meraviglioso castello in provincia di Cuneo è stato un imprenditore di Hong Kong.
Il tartufo bianco più caro della storia è stato battuto a un valore tre volte più alto dell’oro: al momento, infatti, l’oro è valutato 55 euro al grammo, mentre il tartufo ha raggiunto la valutazione di 193 euro al gramo.
Grinzane Cavour: tartufo bianco venduto a un prezzo super
La ventitreesima Asta mondiale del tartufo bianco d’Alba è andata in scena nella serata di domenica 13 novembre 2022, nella splendida cornice del Castello di Grinzane Cavour, con collegamenti in contemporanea da Hong Kong, Singapore, Seoul, Vienna e Doha.
In palio c’pera un lotto di tuber magnatum pico da 950 grammi per cui si sono sfidati compratori presenti in ogni angolo del pianeta. L’asta, come succede ogni anno, ha uno scopo benefico: raccogliere fondi da destinare per opere di beneficenza non solo in Italia ma anche all’estero.
La manifestazione andata in scena al Castello di Grinzane Cavour, l’antico maniero che fu la dimora del Conte Camillo Benso, è stata condotta da Caterina Balivo, Enzo Iacchetti e Paolo Vizzari. C’era un po’ di soggezione da parte di Iacchetti che durante l’asta del tartufo bianco d’Alba del 2021 fece cadere a terra un esemplare appena battuto all’asta per 5.100 euro, fortunatamente senza conseguenze.
Da Singapore sono intervenuti il Presidente della Regione Alberto Cirio e il Sindaco di Grinzane Cavour Gianfranco Gararu. A Hong Kong, invece, era inviata la giornalista Maria Pranzo, mentre a Vienna c’era l’assessore al turismo del Comune di Alba, Emanuele Bolla. Inviati d’eccezione anche a Seoul dove era presente Federico Failla, ambasciatore d’Italia in Corea del Sud, e a Doha, dove a fare gli onori di casa è stato il noto sommelier Vincenzo Donatiello.
I lotti dell’Asta del tartufo bianco d’Alba
La serata si è svolta seguendo quella che ormai è diventata una formula vincente: tre lotti in palio con il prezioso “oro” delle Langhe, battuti privatamente in ogni sede, e poi l’asta finale in contemporanea. I lotti sono stati introdotti dalla musica del quartetto d’archi Alter Echo dell’Alba Music Festival.
Il primo tartufo andato all’asta, da 155 grammi, è stato battuto per 5.000 euro: ad aggiudicarselo l’imprenditore Bartolomeo Costamagna. Il secondo lotto, invece, è stato acquistato da un’anonima compratrice londinese che era collegata telefonicamente e ha sborsato 7.600 euro. L’asta per il terzo lotto è stata molto combattuta e ha raggiunto la cifra di 11 mila euro sborsata dall’imprenditore varesino Guido Borghi. Il record, però, va al tartufo battuto per 184 mila euro che è andato a un imprenditore di Hong Kong.
Il ricavato dell’asta verrà devoluto interamente in beneficenza: i proventi andranno in Italia alla Fondazione Ospedale Alba-Bra Onlus, alla Fondazione Vialli e Mauro per la Ricerca e lo Sport Onlus e anche al progetto Every Child Is My Child Onlus. Proventi in arrivo anche alla fondazione Dreams Asia di Singapore, all’Istituto Mother’s Choice di Hong Kong, al progetto LehreUp di Vienna e all’ONG World Vision di Seoul.
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