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Granchio blu, grandi perdite in Italia: dov'è più presente

La presenza sempre più diffusa del granchio blu nei mari italiani sta causando ingenti perdite al comparto della pesca e ai settori a questo collegati

Conosciuto anche come granchio reale blu, il granchio blu è un crostaceo che appartiene alla famiglia dei Portunidi e fino a qualche anno fa era una specie delle coste atlantiche del continente americano mente ora ha ormai invaso anche le acque italiane. Questo crostaceo, che era considerato una specie aliena per i nostri mari, sta ora non solo mettendo a dura prova l’ecosistema marino ma anche tutti i settori a questo connesso che stanno subendo delle importanti perdite economiche.

Le perdite derivanti dalla presenza del granchio blu nei nostri mari

L’Italia è da anni considerata il primo produttore europeo e il secondo a livello mondiale di vongole veraci grazie ad un raccolto di quasi 50.000 tonnellate all’anno. Per quanto riguarda le cozze, invece, il nostro raccolto oscilla tra le 50 mila e le 80 mila tonnellate con Veneto, Emilia-Romagna e Puglia come principali regioni produttrici. Questi numeri purtroppo sembrano destinati a calare notevolmente nel 2023 e le previsioni per il 2024 non sono ugualmente floride a causa della presenza del granchio blu. Questo crostaceo non solo attacca cozze e vongole ma mangia anche i pesci appena nati di sardine e acciughe, i gamberetti e i cefali mettendo così a rischio la produzione e la pesca di diverse specie. Secondo Fedagripesca Confcooperative nei mesi estivi del 2023 si sono persi oltre il 50% della produzione di vongole e cozze. Fedagripesca ha spiegato ad Adnkronos: “Stiamo esaurendo, infatti, le scorte di vongole e cozze. Da novembre la produzione si fermerà, non c’è più seme per le produzioni dei prossimi tre anni. Un effetto domino che, senza inversione di tendenza, in un triennio potrebbe portare un buco nei conti della pesca vicino al miliardo di euro”.

Le prospettive, quindi, non sono delle migliori. Il danno economico attuale causato dal granchio blu sarebbe già attorno ai 100 milioni di euro, anche se è difficile in questo momento quantificare in maniera precisa l’ammontare perso perché la situazione è in continuo peggioramento ogni giorno. Stando alle prime stime i mancati profitti per quanto riguarda le vongole si aggirerebbero attorno ai 50-55 milioni di euro, ma a questi vanno aggiunti anche le perdite legate alle cozze, mitili e altri pesci. Allo stato attuale l’unico modo per combattere l’invasione del granchio sembra quello di catturarlo e utilizzarlo in cucina. Per questo ci sono già stati chef, come Alessandro Borghese, che hanno proposto le ricette con l’utilizzo del granchio blu. Questo crostaceo è ormai sempre più presente nei banchi di pesce di molti mercati così come in diversi supermercati, mentre il pizzaiolo napoletano Gino Sorbillo ha pubblicato su Instagram la ricetta della pizza con il granchio blu.

Dov’è più presente il granchio blu in Italia

Nonostante sia stato avvistato nelle acque di diverse regioni italiane e ora anche nei fiumi, il granchio blu sembra essere particolarmente presente nei mari che bagnano le regioni Veneto ed Emilia-Romagna. Queste, infatti, ancora settimane fa hanno chiesto lo stato di emergenza al Governo per poter affrontare questa situazione e poter supportare al meglio il comparto. In Veneto, in particolare, la zona più colpita è quella del Delta del Po, tra la Sacca di Scardovari e la Laguna di Barbamarco, dove il granchio ha davvero fatto ingenti danni. Stando alle prime previsioni riguardo i prossimi mesi ai pescatori mancherà tutto il fatturato di novembre, dicembre. La zona del Delta del Po è da anni un’area d’eccellenza per la produzione di molluschi bivalvi e l’invasione del granchio blu non fa che danneggiare pesantemente tutto il comporta pesca ma anche quello della ristorazione. In Emilia-Romagna, la zona maggiormente colpita è quella del ferrarese tra Goro e Comacchio dove la situazione sembra drasticamente peggiorata dopo l’alluvione. Fino al mese di luglio le perdite di vongole in questa zona si aggiravano attorno al 30%. Altra zona colpita è la laguna di Orbetello dove il granchio blu con le sue lunghe chele attacca principalmente le spigole.