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Piedigrotta, lo show di luci di Napoli è tra i migliori al mondo

Lo spettacolo di luci della Festa di Piedigrotta a Napoli è tra i 10 migliori al mondo secondo il Guardian: scopriamo meglio questa tradizione

Piedigrotta

Tra i migliori 10 spettacoli di luci al mondo ce n’è uno italiano: si tratta della tradizionale Festa di Piedigrotta, che si celebra a Napoli ogni 8 settembre.

All’interno di un approfondimento dedicato ai migliori festival di luci a livello mondiale è stato Nigel Cox a consigliare l’evento italiano, con queste parole: “La festa di Piedigrotta, quest’anno, si è svolta in forma molto ridotta, ma normalmente le celebrazioni della visione miracolosa di Maria nella chiesa sul lungomare culminano con fantastici fuochi d’artificio sul Golfo di Napoli. Vedere le luci delle case scintillare sulle colline mentre si partecipa alla processione proprio vicino allo sciabordio delle onde, con il magnifico e minaccioso Vesuvio sullo sfondo, o anche solo passeggiare, gelato alla mano, dietro alle candele illuminate, è un’esperienza operistica che vale il ricordo del viaggio della vita. Incrociamo le dita per il 2021″.

La storia della Festa di Piedigrotta

La Festa di Piedigrotta è una tradizionale festa napoletana che si celebra l’8 settembre di ogni anno. I primi culti pagani in quest’area sono menzionati addirittura dal “Satyricon” di Petronio Arbitro, nel I secolo d.C.. L’autore fa riferimento a dei baccanali che si celebravano in onore del dio Priapo per propiziare la fecondità, nei pressi della Crypta Neapolitana (conosciuta anche come “Grotta di Pozzuoli” o “Grotta di Posillipo”).

L’origine ufficiale della Festa di Piedigrotta si fa risalire al 1487, quando un giornalista dell’epoca, Leostello, accennò a una Festa di Santa Maria della Grotta e “tutti che vi accorrevano nella notte tra il 7 e l’8 settembre”. Tra il 1554 e il 1744 i reali presero l’abitudine di far accompagnare la festa da una parata militare. Fu Carlo III a chiedere le luminarie e gli addobbi sui balconi.

L’accensione delle luminarie, da tradizione, segnava l’inizio ufficiale dei festeggiamenti. Dal tradizionale carnevale di Napoli è stata eredita la consueta “abbuffata” pomeridiana a base di parmigiana di melanzane, “ruoti di petticciulli” al forno, “ruoti di capezzelle”, polli arrostiti e frutta di stagione. Era diffusa, poi, la pratica dei “maritaggi“: venti ragazze di umili origini, le cosiddette zite, venivano sorteggiate per sfilare sui carri allegorici fino al Palazzo Reale, dove ricevevano una dote dal sovrano.

I carri allegorici ritraevano personaggi della tradizione napoletana, come Masaniello, Pulcinella e San Gennaro. La Piedigrotta musicale fu inaugurata ufficialmente l’8 settembre del 1839, con il trionfo di “Te voglio bene assaje”. Negli anni Venti del secolo scorso fu introdotto il Corteo delle opere liriche, mentre negli anni fu inaugurata la Gara dei vestitini di carta.

Dopo essere stata soppressa, tra le polemiche, nella seconda metà del secolo scorso, la Festa di Piedigrotta è stata ripristinata nel 2007.