Questo sito contribuisce all’audience di

Virgilio InItalia

Falco pellegrino nato alla Regione Lazio: un contest per il nome

È nato un falco pellegrino sul tetto della Regione Lazio: i cittadini potranno partecipare a un contest online per scegliere il nome del giovane rapace

Pubblicato:

Valentina Alfarano

Valentina Alfarano

Editor & Coach Letterario

Lavorare con le storie è la mia missione! Specializzata in storytelling di viaggi, lavoro come editor di narrativa e coach di scrittura creativa.

Falco pellegrino a Roma contest per il nome

Sotto un pannello solare sul tetto della sede storica della Regione Lazio, a Roma, è stato scoperto un nido particolare: tra gli edifici e il traffico della via Cristoforo Colombo, un falco pellegrino ha trovato lo spazio per una nuova vita. Un evento inaspettato, documentato e ora condiviso con i cittadini attraverso una campagna di coinvolgimento sui social.

Nato un falco pellegrino alla sede della Regione Lazio

Il falco pellegrino è un rapace diurno che si distingue per la straordinaria capacità di tuffarsi in picchiata a velocità elevatissime, superando anche i 300 chilometri orari. La femmina depone in genere da due a cinque uova e, alla schiusa, i piccoli, detti pulli, risultano completamente dipendenti dalle cure parentali.

In natura, questa specie predilige la nidificazione su falesie rocciose, sia in zone costiere che montane. In contesti urbani, tuttavia, strutture molto alte possono offrire condizioni simili: è il caso della sede della Regione Lazio, che consente al rapace una visuale ampia per individuare le prede e proteggere il nido.

Il primo avvistamento risale a inizio marzo, quando Gabriele, addetto alla vigilanza antincendio, ha notato alcune uova durante un controllo di routine; il ritrovamento, avvenuto sotto un impianto fotovoltaico sul terrazzo dell’edificio, ha attivato l’intervento dei tecnici naturalisti della Regione. Come riportato sul ‘Corriere della Sera’, sono state individuate quattro uova appartenenti a una coppia di falchi già nota agli osservatori.

A supporto dell’attività si è aggiunta l’Associazione Ornis Italica, gruppo specializzato nel monitoraggio dell’avifauna urbana. È stato quindi allestito un sistema di videoriprese e il nido è stato stabilizzato con sabbia, per contrastare la pioggia dei giorni successivi. L’attesa è durata settimane, fino a quando, il 15 aprile, Gabriele ha notato la nascita del primo pulcino, mentre le altre uova sono rimaste chiuse.

Dagli uffici della Regione è stato confermato che “abbiamo atteso qualche giorno, ma ora, finalmente, possiamo raccontarlo a tutti. Era da qualche anno che osservavamo e monitoravamo una coppia di Falchi Pellegrini che frequentava il tetto della sede storica della Regione Lazio, di via Cristoforo Colombo. E ora il lieto evento: è nato un pulcino di falco pellegrino”.

La stessa nota ha aggiunto: “Marte e Venere, una coppia di falchi pellegrini che da alcuni anni nidifica sul tetto, ha dato alla luce un pullo che sta crescendo a vista d’occhio e speriamo prenda il volo tra qualche settimana”. Il sesso dell’esemplare sarà accertato al momento dell’inanellamento scientifico, che comporterà anche una pesatura.

Il contest per scegliere il nome del falco pellegrino

Parallelamente alla crescita del giovane falco, è stata avviata un’iniziativa di coinvolgimento pubblico per assegnargli un nome. Il contest, accessibile da WhatsApp e attivo sui canali ufficiali della Regione Lazio e di ParchiLazio,  consente di scegliere tra due terzine di nomi in base al sesso: Enea, Castore o Tarquinio per un esemplare maschile; Circe, Diana o Velia in caso di femmina.

Il presidente della Regione, Francesco Rocca, ha definito la nascita “una sorpresa di primavera”, sottolineando come rappresenti “un segno di vita e di speranza” e un’occasione per riflettere sull’importanza della tutela ambientale, anche nei contesti urbani.

Nel frattempo, è possibile osservare lo sviluppo del pullo in tempo reale grazie a due telecamere attive 24 ore su 24. Il flusso video, insieme a ulteriori dettagli sull’iniziativa, è disponibile sul sito ufficiale di ParchiLazio.