L'Etna sta scivolando nel Mar Mediterraneo in Sicilia: i rischi
L'Etna, il vulcano attivo più alto in Europa, sta scivolando lentamente verso il Mar Mediterraneo: ecco cosa sta succedendo secondo gli esperti
L’Etna sta scivolando lentamente verso il mare: lo fa a passo costante, circa due centimetri ogni anno, stando alle misurazioni effettuate con estrema meticolosità da parte degli esperti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
Della situazione dell’Etna ha parlato a lungo Alessandro Bonforte, vulcanologo dell’Ingv reduce da una missione navale che è servita a studiare il pendio sommerso del vulcano siciliano: “A muoversi è soprattutto il fianco orientale – le parole dell’esperto riportate da ‘La Repubblica – lo scivolamento del versante est è compensato dall’emissione di nuova lava dalle bocche eruttive. Nel complesso l’Etna ha guadagnato alcune decine di metri di altitudine negli ultimi tre anni, con il cratere di sud-est che è diventato ormai la nuova vetta”.
L’Etna scivola verso il Mar Mediterraneo
Alessandro Bonforte ha partecipato alla missione navale organizzata al fine di studiare il pendio sommerso dell’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa: la spedizione è stata guidata del Centro di ricerca oceanografica Geomar di Kiel, in Germania. Bonforte ha spiegato che il movimento del vulcano è osservabile perfino a 20 chilometri dalla costa, dove il mare è profondo 1.200 metri.
Sulla spedizione l’esperto dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia: “Abbiamo raccolto dati dagli strumenti installati sul fondale, prelevato campioni di rocce, misurato gli spostamenti delle faglie e ricostruito la forma del fondale, anche con l’aiuto di droni subacquei”.
Durante la spedizione, gli esperti hanno raccolto anche diverse rocce che sono state poi analizzate al laboratorio: un’ulteriore occasione per studiare il vulcano in ogni sua parte e comprendere meglio la natura dei suoi mutamenti.
Sono già diversi anni che si parla dello scivolamento dell’Etna verso il mare: la notizia venne accolta inizialmente tra lo scetticismo generale, ma con il passare del tempo si è diffusa tra la popolazione della zona. A tal proposito ha spiegato che l’Ingv ha organizzato diversi seminari per informare i cittadini:
“C’è chi è preoccupato, chi ci chiede se la sua casa sarà colpita da frane o crolli, ma da quel che osserviamo lo spostamento dell’Etna è tranquillo e regolare. Seguiamo invece con più cautela il movimento delle faglie, che di tanto in tanto generano terremoti nella zona a est del vulcano”.
In merito allo scivolamento del vulcano Etna verso il Mar Mediterraneo, lento ma inesorabile, Bonforte ha comunque voluto specificare che l’ipotesi riguardo la possibilità che il vulcano venga inghiottito dal mar Ionio risulta al momento una congettura: “L’Etna è imprevedibile, dire che in un futuro lontano sarà inghiottito dallo Ionio è una congettura davvero troppo azzardata”.
Come sta cambiando il vulcano siciliano
Nel corso degli anni gli eventi eruttivi hanno dato un nuovo “volto” all’Etna: l’area sommitale del vulcano ha subito una sensibile variazione morfologica. I cambiamenti hanno portato l’Ingv a elaborare una mappa aggiornata del vulcano, pubblicata nel gennaio del 2023 sulla rivista specializzata ‘Remote Sensing’.
La mappa mostra il nuovo “volto” dell’Etna dopo i tanti eventi eruttivi del 2021: avere delle mappe aggiornate consente di conoscere la topografia del vulcano non solo per scopi scientifici e di monitoraggio, ma anche per la sicurezza degli escursionisti che ogni anno visitano la sua sommità.
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