Dove si trova lo sfondo della Gioconda? Il nuovo studio
Lo sfondo del dipinto della Gioconda è oggetto di ipotesi e in questi giorni un nuovo studio partirà per verificare se questo possa essere Lecco
La Gioconda, uno dei dipinti più celebri al mondo, è stata realizzata da Leonardo da Vinci tra il 1503 e il 1506 ed è attualmente è custodita al Louvre di Parigi. Questo capolavoro non è solo un ritratto enigmatico ma anche un’opera ricca di significati e misteri che hanno affascinato storici dell’arte, studiosi e appassionati per secoli. Il sorriso enigmatico della Monna Lisa, la sua espressione serena e il paesaggio sono stati, infatti, oggetto di innumerevoli interpretazioni.
La leggenda narra che il dipinto fosse commissionato da Francesco del Giocondo, un mercante fiorentino e quella ritratta sia la moglie Lisa Gherardini. Da allora, il quadro ha suscitato curiosità e speculazioni riguardo all’identità della donna ritratta ma anche riguardo il paesaggio dipinto sullo sfondo. Fino a ora le ipotesi sono state molte e recentemente, un altro studioso Luca Tomio è stato incaricato di lavorare su questo enigma che ha intrigato esperti e appassionati. Nuove teorie, infatti, indicherebbero le rocce e i laghi sullo sfondo della Monnalisa come il territorio di Lecco.
Al via nuovi studi sullo sfondo della Gioconda
Luca Tomio, nato nel 1970, è uno storico dell’arte e teorico riconosciuto come una delle massime autorità su Leonardo da Vinci. Tomio ha condotto numerosi studi e pubblicazioni sull’opera del maestro rinascimentale, approfondendo in particolare il legame tra i paesaggi lombardi e le opere di Leonardo. È già noto ci sia un territorio visitato da Leonardo poco considerato fino a ora come sfondo: la zona di Lecco con il suo Ponte Vecchio. Ci sarebbero, infatti, spunti interessanti che portano a ritenere che i paesaggi riprodotti nello sfondo della Gioconda possano essere riconducibili proprio alle montagne e ai laghi lecchesi.
Le rocce calcaree caratteristiche del territorio sembrerebbero indicare che alle spalle di Monna Lisa si trovi effettivamente il territorio di Lecco. In particolare, non si parla solo del Lago di Como ma anche dei laghi di Garlate e Olginate. L’incarico allo studioso Luca Tomio dovrà fare luce proprio su questo. Il progetto è stato conferito a titolo gratuito, senza così gravare nelle tasche dei contribuenti. A lui spetta, quindi, verificare se l’ipotesi che nello sfondo ci sia il territorio lecchese sia davvero valida.
C’è da dire che la teoria riguardante Lecco non è nuova dato che tempo fa già altri studiosi avevano formulato teorie simili. A maggio 2024, Ann Pizzorusso ha presentato una teoria innovativa combinando la storia dell’arte con la geologia. Secondo la sua analisi, la roccia bianco-grigiastro sullo sfondo sarebbe tipica delle composizioni calcaree della zona di Lecco, mentre il ponte rappresentato nel dipinto sarebbe il Ponte Azzone Visconti del XIV secolo. A supporto di questa teoria si è espresso anche lo storico d’arte Greg Sereda. Attraverso un’analisi linguistica, Sereda ha suggerito una correlazione tra il sorriso emblematico della Gioconda e il panorama alle sue spalle. In dialetto lecchese, infatti, la parola “ghigno” corrisponde a “grigna”, termine che richiama le catene montuose Grigna Settentrionale e Meridionale.
Le diverse ipotesi emerse nel tempo sullo sfondo della Gioconda
Il mistero dello sfondo della Gioconda è oggetto di dibattito tra esperti da molti secoli. Diverse teorie sono emerse nel corso del tempo che riconducono la zona a territori diversi. Alcuni esperti sostengono che il panorama alle spalle della Gioconda possa essere riconducibile alla Toscana, il professore Starnazzi, invece, sostiene l’ipotesi che il ponte alle spalle della Gioconda sia il Ponte di Buriano nell’aretino.
Un’altra teoria recente formulata dallo storico dell’arte Silvano Vinceti suggerisce che lo sfondo potrebbe rappresentare un luogo piemontese specifico: il Monte Rocciamelone, una montagna delle Alpi Graie alta 3.538 metri. Altri studiosi hanno invece proposto che potrebbe trattarsi del piccolo borgo di Bobbio, nel Piacentino, visto dal Castello Malaspina dal Verme o ancora il ponte Romito di Laterina, in provincia di Arezzo.
POTREBBE INTERESSARTI
-
CityLife, la vecchia casa dei Ferragnez ha un nuovo inquilino vip
-
Olio d'oliva, prezzo quasi raddoppiato in 3 anni: i migliori 20
-
Chi sono i miliardari più ricchi d'Italia alla fine del 2024
-
Quanto costa regalare una cena da Cannavacciuolo a Villa Crespi
-
Ducasse apre ristorante a Roma: il prezzo del menù degustazione
-
Napoli, accanto al Pulcinella di Pesce spunta una vagina gigante
-
Pieraccioni, Siani e il ristorante di Ancona: cosa è successo
-
Quanto costa il pranzo di Natale 2024 da Cannavacciuolo a Torino
-
Castello delle Cerimonie, revocata la licenza alla Sonrisa