Sfondo della Gioconda, c'è un'altra ipotesi: spunta Rocciamelone
Riguardo lo sfondo del dipinto di Leonardo da Vinci la Gioconda ci sono già molte ipotesi e ora arriva anche quella dello storico d'arte Vinceti
Lo sfondo della Gioconda è certamente uno dei temi più dibattuti in ambito artistico in questi primi mesi del 2024. Tra le diverse teorie emerse fino a ora alcune affermano che il panorama alle spalle della Gioconda sia la Toscana, altre dicono sia Lecco altre ancora che sia un paesaggio inventato. Le novità sull’opera, però, non sono finite qui dato che una nuova ipotesi formulata da storico dell’arte e scrittore Silvano Vinceti spiegherebbe perché alle spalle della Monna Lisa sarebbe stato dipinto un luogo piemontese.
Nuova ipotesi sullo sfondo della Gioconda
La Gioconda di Leonardo da Vinci è da sempre al centro di studi e indagini da parte di studiosi ed esperti da tutto il mondo. Questo, infatti, è uno dei ritratti più famosi della storia dell’arte ed è da sempre contraddistinto da enigmi e misteri. Per questo sono diverse le teorie che negli anni hanno tentato di svelare i segreti del capolavoro di Leonardo a partire dal suo sfondo.
Una tra le ricerche più recenti è quella realizzata dallo storico dell’arte e scrittore Silvano Vinceti che ha illustrato la sua teoria nel suo nuovo libro “Il paesaggio della Gioconda tra misteri e suggestioni” previsto in uscita per fine maggio 2024. Vinceti nel suo scritto ipotizza che il panorama alle spalle della Monna Lisa sia il monte Rocciamelone che è una montagna delle Alpi Graie alta 3.538 metri e situata in Piemonte.
Stando a quanto racconta Vinceti Leonardo da Vinci ha fatto un ultimo viaggio in Francia nel 1517 percorrendo quella che all’epoca era la Via Francigena nei pressi di Colle del Moncenisio, un valico posto tra Italia e la Francia. Nel suo viaggio verso il territorio francese Leonardo sarebbe rimasto meravigliato dal paesaggio che lo circondava tanto da dipingerlo poi nella Gioconda. In particolare, sarebbe stato colpito dalla vetta del Rocciamelone e anche da un piccolo lago che ora rientra nel territorio del Comune di Ferrera Moncenisio.
Le altre teorie emerse sullo sfondo della Gioconda
La teoria che Silvano Vinceti ha spiegato nel suo libro sul paesaggio alle spalle della Monna Lisa è stata da lui studiata anche grazie all’aiuto di riprese fatte con il drone, testimonianze storiche e mappa. Tempo fa, però, lo storico, lavorando con l’associazione culturale La Rocca, aveva ipotizzato che il ponte alle spalle della donna fosse il ponte Romito di Laterina in provincia di Arezzo.
Più recentemente a inizio maggio 2024, invece, è stata pubblicata dal Guardian la teoria di Ann Pizzorusso che ha combinato i suoi due ambiti di competenza, ovvero la storia dell’arte e la geologia. Stando a quanto ha analizzato la roccia di colore bianco-grigiastro alle spalle della zona sarebbe tipica delle composizioni calcaree della zona di Lecco e il ponte sarebbe il Ponte Azzone Visconti del XIV secolo.
A confermare questa ipotesi ci ha pensato anche lo storico d’arte Greg Sereda che, invece, ha ragionato sulla linguistica. Secondo lui, essendo Leonardo un uomo molto intelligente, esiste una correlazione tra il sorriso emblematico, il ghigno, che ha la Gioconda in volto e il panorama alle sue spalle. La parola ghigno in dialetto lecchese si dice “grigna”, termine che sembra richiamare la Grigna Settentrionale e la Grigna Meridionale, catena montuosa che sorge a nord di Lecco
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